FAO: “Risolvere urgentemente dramma di sprechi alimentari per obiettivo 2030”

Trasformare i sistemi agroalimentari.
E farlo per renderli più efficienti, inclusivi e sostenibili.
Questo è obiettivo fondamentale per evitare che le perdite e gli sprechi alimentari vanifichino gli sforzi per:
- debellare la fame
- migliorare la nutrizione
- ridurre le pressioni sulle risorse naturali e sull’ambiente
È questo il messaggio emerso nel corso di un evento con protagonisti l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP) e i loro partner.
Spreco di cibo causa 400 miliardi di dollari di perdite
Il 14% circa del cibo prodotto in tutto il mondo va perso tra il momento della raccolta e quello della vendita al dettaglio.
Il che equivale a una perdita di 400 miliardi di dollari all’anno in valore alimentare, mentre va sprecato un 17% stimato della produzione alimentare globale.
“Dobbiamo accelerare i progressi compiuti nel conseguimento dell’obiettivo OSS (Obiettivo di sviluppo sostenibile) 12.3 entro il 2030” ha dichiarato il Direttore Generale della FAO QU Dongyu.
“In modo da dimezzare gli sprechi alimentari a livello mondiale e ridurre le perdite alimentari lungo le catene di produzione e di approvvigionamento“.
Qu ha inoltre rammentato che rimangono soltanto “nove stagioni (di raccolta) per raggiungere questo traguardo“.
“Le perdite e gli sprechi alimentari concorrono fino al 10% delle emissioni di gas a effetto serra“.
“Risorse preziose come il suolo e l’acqua vengono consumate, sostanzialmente, per nulla” ha spiegato poi Inger Andersen, Direttore esecutivo dell’UNEP.
“Ridurre in maniera seria le perdite e gli sprechi alimentari contribuirà a rallentare i cambiamenti climatici“.
“Oltre a proteggere la natura e aumentare la sicurezza alimentare in un momento in cui abbiamo disperatamente bisogno che tutto ciò accada“.
Azione efficace ed efficiente
Il Direttore Generale della FAO ha sottolineato la necessità di risolvere il problema delle perdite e degli sprechi alimentari.
Incorporando innovazioni di successo lungo la filiera agroalimentare con prodotti, servizi, modelli imprenditoriali e tecnologie potenziati.
Una riduzione delle perdite e degli sprechi alimentari si tradurrebbe in un uso più efficiente del suolo.
Oltre che in una migliore gestione delle risorse idriche.
Con effetti positivi sui cambiamenti climatici e sui mezzi di sussistenza.
“Gestire in maniera efficace il problema delle perdite e degli sprechi alimentari significa optare per modelli di produzione e consumo più sostenibili” ha quindi osservato Qu.
“Il che a sua volta aumenterebbe la disponibilità di cibo e concorrerebbe a ridurre l’impronta ambientale“.
“Non possiamo continuare a perdere ogni anno 75 miliardi di metri cubi di acqua per produrre frutta e verdura“.
Definizione di “sprechi alimentari”
L’espressione “sprechi alimentari” si riferisce alla riduzione quantitativa o qualitativa di alimenti risultante dalle decisioni e dalle azioni di commercianti al dettaglio, fornitori di servizi alimentari e consumatori.
Gli sprechi alimentari si verificano in molti modi diversi:
- I prodotti freschi che non hanno un aspetto considerato ottimale, per esempio in termini di forma, dimensioni e colore, spesso vengono esclusi dalla catena di approvvigionamento durante le operazioni di smistamento
- Spesso i commercianti al dettaglio e i consumatori scartano alimenti prossimi alla data riportata sulla dicitura “da consumarsi preferibilmente entro il” oppure che recano questa data o una data successiva
- Enormi quantità di cibo perfettamente integro e ancora commestibile rimangono spesso inutilizzate o avanzano e vengono scartate nelle cucine domestiche e nelle strutture per la ristorazione
(© The Parallel Vision ⚭ _ Redazione)