Inaugurato Mela Mundi, il nuovo eco murales di Zed1 da Porto Fluviale

Ostiense si conferma il quartiere più incline a una proposta culturale che fa dell’arte uno dei principali vettori di eco-sostenibilità ambientale di tutta la Capitale.
Stamattina infatti è stato inaugurato “VentiduePorto Fluviale – Mela Mundi“, il nuovo murales firmato da Zed1 sulle pareti esterne di Porto Fluviale, curato da Yourban2030 e promosso dallo stesso ristorante romano.

“VentiduePorto Fluviale – Mela Mundi”: il mondo negli occhi di una mela
“Ho scelto la mela perché tra i suoi tanti significati c’è anche quello del peccato. Questo muro infatti parla anche di peccati umani“.
Zed1 racconta in maniera molto sintetica la genesi della sua nuova opera, arrivata come una sorta di regalo di compleanno per i 10 anni di attività di Porto Fluviale.
La potete ammirare semplicemente passeggiando su Via del Porto Fluviale, a pochissimi metri da Hunting Pollution, l’eco murales più grande d’Europa creato con materiali in grado di purificare l’aria e firmato da Iena Cruz.
“VentiduePorto Fluviale – Mela Mundi” rappresenta una sorta di sublimazione sia del peccato che della natura stessa. I 6 quadri che compongono il murales incarnano la storia dell’uomo, che tra i tanti peccati di cui si è macchiato è artefice anche dell’inquinamento.
La mela, infatti, a un certo punto del racconto creato da Zed, sputa letteralmente addosso a noi, all’umanità, proprio in segno di protesta.
Il finale dell’opera è però a sorpresa. Una sorta di riconciliazione affidata alle nuove generazioni perché in fondo un’alternativa rimane possibile.
“Mela Mundi” è un murales lungo 45 metri e alto 6 realizzato con le eco-pitture Airlite, tecnologia firmata da Massimo Bernardoni in grado di eliminare batteri, virus e inquinamento atmosferico.
Airlite può ripulire l’aria come un bosco di 30 alberi in quanto 12 metri quadrati di superficie trattata eliminano l’inquinamento prodotto da una autovettura in un giorno.
Tutto questo senza usare filtri, senza assorbire o coprire gli odori e con un’efficacia duratura.
Un considerevole apporto contro lo smog, quindi, per una via di Roma sempre estremamente trafficata, sia di giorno che di notte.




Un unicum in Europa
Oltre a essere un quadrante ricchissimo di arte, Ostiense rappresenta l’idea di un vero e proprio “bosco”. Non fatto di alberi, ma di colori e vernici che svolgono la stessa funzione delle piante dal punto di vista ambientale.
Considerando l’estensione dell’area di circa 2000mq e che ben 1200 sono appunto ricoperti di pittura purifica-aria, questo particolare rapporto tra metri quadri e vernice rende il quadrante romano un vero e proprio unicum.
Non solo in Italia, ma in tutta Europa.




“Un percorso che guarda all’arte e alla rigenerazione urbana”
“Pulire l’aria è un mandato di tutti. Se riusciamo a mettere insieme alla piantumazione di un milione di alberi anche l’utilizzo di tecnologie che svolgono il lavoro di un piccolo bosco, per la città è sicuramente un grande passo in avanti“.
Così Sabrina Alfonsi, Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti di Roma Capitale intervenuta all’inaugurazione di “Mela Mundi“.
“Alberi o eco-pittura vanno messi il più vicino possibile alle concentrazioni di inquinamento, perché funzionano lì dove ce n’è una grande percentuale“.
“Infatti le prime forestazioni che stiamo facendo sono a Roma Est (la zona più inquinata della città), nella fascia del Grande Raccordo Anulare o in prossimità dei semafori, dove le macchine si fermano“.
“Avere una strada d’arte insieme a una strada pulita credo sia veramente un grande risultato“.


(© The Parallel Vision ⚭ _ Paolo Gresta)
(Foto: © The Parallel Vision)