Si chiama “Hunting Pollution“, è stato realizzato da Iena Cruz e ad oggi è il murales più grande d’Europa creato con materiali in grado di purificare l’aria. Via del Porto Fluviale a Ostiense ospita un’opera rivoluzionaria di 1000 mq che si avvale di una pittura capace effettivamente di ridurre l’inquinamento atmosferico, a vantaggio di tutti i cittadini di Roma.
“Hunting Pollution” nasce dall’idea di Yourban2030, la no-profit al femminile guidata da Veronica De Angelis che assieme a Federico Massa, in arte Iena Cruz, ha regalato alla città un’opera che ha il potere di pulire l’aria grazie alla tecnologia Airlite, una pittura che elimina gli agenti inquinanti nell’atmosfera e trasforma le pareti sulle quali viene applicata in veri e propri depuratori.
Il progetto, ideato dalla De Angelis e coordinato da Maura Crudeli, è stato inaugurato lo scorso 26 ottobre e fa seguito alle opere che Iena Cruz ha già realizzato a New York, Miami, Barcellona e Città del Messico.
“Hunting Pollution” (letteralmente “andare a caccia di inquinamento”) rappresenta un airone tricolore che lotta per la sopravvivenza. La doppia chiave di lettura vede un animale che cattura la sua preda in un mare fortemente inquinato, mentre dall’altra parte è lui stesso a cacciare l’inquinamento in uno degli incroci più trafficati e contaminati della Capitale.
Il murales di Federico è la prima di una serie di opere che Yourban2030 vuole realizzare per sensibilizzare il pubblico sui temi della sostenibilità ambientale. La tecnologia Airlite, infatti, è in grado di ripulire l’aria come un bosco di 30 alberi in quanto 12 metri quadrati di superficie trattata eliminano l’inquinamento prodotto da una autovettura in un giorno.
“Quanto siamo pronti a metterci in gioco per tutelare l’ecosistema e ciò che ci circonda?” si chiede Veronica. “Parlando di degrado urbano e ambientale quanto siamo pronti a esporci in prima persona? Eccomi, questa è Yourban2030, e ‘Hunting Pollution’ è solo un primo passo. Ma se ognuno di noi facesse ciò che può, veramente si potrebbe arrivare al 2030 in un altro mondo… possibile”.
(© The Parallel Vision ⚭ _ Redazione)