#Intervista: Etta Di Marco, il suo “extreme pop” al Primo Maggio Roma

“Estremo, autoironico e fastidioso“. Così Etta Di Marco descrive il suo extreme pop, un genere molto personale in cui la musicista campana si identifica.
Etta ha appena vinto l’edizione 2023 di 1MNEXT, il contest del Primo Maggio Roma che le consentirà di esibirsi al Concertone di Piazza San Giovanni lunedì prossimo.
Maria Antonietta Di Marco (il suo vero nome) suonerà live assieme alla band formata da Massimo Troisi (batteria), Mars Seajail (basso) e V-Rus (chitarra).
Con l’occasione l’artista presenterà anche il nuovo singolo “Mille pare“, antipasto del prossimo disco attualmente in lavorazione e online da oggi su Spotify e tutte le piattaforme digitali.
Mi racconti da dove nasce la storia artistica di Etta?
Non so quando è nata precisamente la mia storia artistica, so che ho sempre voluto fare musica sin da piccola.
Ho provato sempre attrazione per qualsiasi forma d’arte e nel 2019 ho fatto uscire il mio primo singolo.
Da “Diverso” a “Stress”, mi dici in cosa pensi di esserti evoluta e che cosa pensi di aver perso?
Credo di aver avuto una grande crescita. La cosa che è sicuramente cambiata è la consapevolezza che ho del mio progetto e della mia musica.
Prima facevo musica per il piacere di farla, ora la faccio per l’urgenza di comunicare.

Come hai lavorato sulla stesura dei brani dell’Ep?
Di getto. Avevo la necessità di scrivere e con il mio producer V-RUS c’è stata subito una gran sinergia.
Il tuo “Extreme Pop” come lo definiresti?
Estremo, autoironico e fastidioso.
C’è un pezzo di “Stress” che avresti voluto migliorare e un altro invece che porteresti sulla classica isola deserta?
Migliore no, se no non lo facevo uscire, siamo molto perfezionisti.
“B4” è il pezzo che invece non mi stancherei mai di ascoltare.

Hai un pubblico-tipo?
Sì. Quelli che amano saltare.
C’è una cosa che secondo te una musicista non deve mai fare e un’altra invece che va sempre fatta?
Non bisogna mai sentirsi arrivati o invincibili perché bisogna costantemente mettersi in discussione.
Sanremo, X-Factor, Primo Maggio. Qual è il palco più difficile e perché?
X-Factor, perché non salivo da parecchio su un palco, era in piena pandemia.
Parlami delle iniziative che hai in mente per i prossimi mesi
Live, live e ancora live.
Al momento mi è davvero difficile pensare a lungo termine, però stiamo lavorando al nuovo disco e spero di riuscire a farlo uscire il prima possibile.
Dimmi di quale canzone vai al momento particolarmente fiera e perché
L’ultima che ho scritto. È sempre così, perché ritrae al meglio quella che sono al momento.
Mi descrivi Etta con un accordo e con 3 parole?
L’accordo è il C#7susb13, complicato come me.
Autoironica, autocritica ed empatica.
(© The Parallel Vision ⚭ _ Paolo Gresta)