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Spettacoli a Roma, recensione: “Tutti parlano di Jamie”

Spettacoli a Roma, recensione: “Tutti parlano di Jamie” al Brancaccio

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Il Teatro Brancaccio ha ospitato, dal 14 febbraio al 5 marzo, il musicalTutti parlano di Jamie”. Che poi proseguirà il suo tour con Milano, Trieste, Torino, Firenze e Reggio Emilia.

Per l’occasione il foyer del teatro di Via Merulana si è vestito a festa.

Come a voler richiamare l’ingresso del salone del ballo di fine anno.

Occasione e palcoscenico di uno dei momenti più potenti di autoaffermazione del protagonista.

Questa particolare ambientazione immersiva ha sicuramente permesso agli spettatori di entrare al meglio nel mondo di Jamie e nella sua “rivoluzione gentile”.

Spettacoli a Roma: “Tutti parlano di Jamie”

Il testo di Jonathan Butterell adattato e diretto da Piero Di Blasio è la storia di Jamie, un 16enne che rivendica il suo desiderio di diventare una drag queen.

Questo mentre attraversa i difficili anni dell’adolescenza già con lo stigma, ad oggi ancora pesante, di essere gay. E con un padre totalmente assente.

Ma sbaglieremmo a pensare che “Non devi chiedere permesso per essere te stesso”, il messaggio che si ripete durante lo spettacolo, parli solo di questa storia principale.

C’è ad esempio Pritti, la migliore amica di Jamie, che porta l’ḥijāb per scelta e vuole restare vergine fino al matrimonio.

In contrasto con una società moderna che crede che la libertà sia solo disfarsene.

C’è la madre del protagonista, Margaret, che deve emanciparsi dal suo ruolo di madre e padre e ritrovare una sua identità e una sua vita.

E poi c’è Hugo, che è diventato drag queen quando questa scelta era ancora più pericolosa del tempo presente.

Il tutto impastato in una forma musical classica con canzoni coinvolgenti e a tratti veramente commoventi.

Mescolando in questo modo ironia, autoironia, spaccati di realtà difficili, buoni sentimenti, redenzione e riscatto ma senza scadere mai nello scontato.

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(Foto: Facebook)

La versione italiana di “Jamie”

Quella che vediamo in scena per il secondo anno consecutivo è l’edizione italiana del pluripremiato “Everybody’s talking about Jamie” – ispirato dal docu-film “Jamie: drag queen at 16”.

La produzione italiana, Viola Produzioni, è l’unica ad aver ricevuto l’autorizzazione dall’originale britannica per proporre una versione dello spettacolo con costumi, coreografie e scene nuove e riviste.

Nel pieno rispetto dell’integrità di testo e musica.

Le figure artistiche coinvolte sono le più autorevoli del settore:

  • Pietro di Blasio ha curato l’adattamento e la regia (aveva già seguito “La piccola bottega degli orrori”)
  • Laccio la coreografia e la supervisione artistica nella sua prima felice esperienza con i musical, già apprezzatissimo direttore artistico di grandi produzioni come X Factor e Eurovision Song Contest 2022
  • Il Maestro Dino Scudieri ha seguito la direzione musicale forte della sua esperienza, fra gli altri, di “Jesus Christ Superstar
  • Le scenografie sono state opera di Alessandro Chiti, già premiato con “Rapunzel il musical” e “Aladin il musical geniale”, per citare solo 2 spettacoli che hanno visto anche la partecipazione di Francesca Grossi che ha curato i costumi, certamente d’effetto
  • Disegno suono e disegno luci sono rispettivamente di Emanuele Carlucci e Emanuele Agliati

Il cast del musical

Il cast pesca intelligentemente volti noti fra i più giovani:

  • Nei panni (e sui tacchi, vertiginosi, aggiungerei) di Jamie c’è uno sfavillante e convincente Giancarlo Commare, attore rivelazione delle ultime stagioni con la serie NetflixSkam Italia”, il film “Maschile singolare” e altri
  • l’attrice Ludovica Di Donato che spopola su TikTok e interpreta magistralmente Ray, l’amica della famiglia del protagonista

Al loro fianco affermati habitué del palcoscenico quali Barbara Cola che presta la sua voce meravigliosa a Margaret, la mamma di Jamie.

E poi Franco Mannella, attore e doppiatore, è Hugo, nonché la drag queen Logo Chanelle.

Fra gli altri anche Lisa Angelillo nei panni di Miss Hedge.

Pritti – migliore amica di Jamie, è Benedetta Boschi.

E le 3 meravigliose drag sono Umberto Noto, Michele Savoia e Sebastian Gimelli Morosini.

Quest’ultimo conosciuto al pubblico romano anche per la sua assidua presenza sul palco del Globe Theatre.

The Parallel Vision ⚭ ­_ Valentina Dispari)

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