Intervista: Sciarretta, “Se vincono i giovani vincono tutte e tutti”

Candidato nella Lista Civica D’Amato al Consiglio Regionale del Lazio per le prossime elezioni del 12-13 febbraio, Lorenzo Sciarretta è attualmente delegato alla Cultura e alle Politiche Giovanili nella Giunta guidata da Nicola Zingaretti.
Lorenzo dà battaglia sul campo fin dagli anni del liceo.
Da quando allo scientifico statale Augusto Righi guidò la crociata (vincente) di far riaprire la biblioteca della scuola e trasformò l’istituto in un vero e proprio centro culturale.
“I giovani siano il requisito fondamentale per trasformare, in meglio, la nostra società“: il 25enne originario di Ostuni e adottato da Roma crede fermamente che “se vincono i giovani vinciamo tutte e tutti“.
Oggi presenta il suo programma e le idee che vorrebbe portare in Consiglio e realizzare per la sua Regione.
Lorenzo, mancano pochi giorni al voto. Che sensazioni hai?
Negli ultimi giorni sta montando una sensazione di entusiasmo.
Tantissime ragazze e ragazzi, ma anche molti adulti, si stanno avvicinando per partecipare e aderire alle nostre proposte e alla nostra campagna.
L’evento all’Alcazar è stato straordinario, eravamo più di 300 persone.
In un momento in cui la partecipazione è così bassa sono numeri che incoraggiano, visto che era una domenica pomeriggio.
Con la dovuta scaramanzia, anche i sondaggi iniziano indicare che la forbice si sta riducendo.
C’è un bel clima, molto diverso dalla sfiducia diffusa che percepivamo inizialmente.
C’è una gran voglia di ritrovarsi e di costruire insieme.
Sosterrai il candidato del centrosinistra Alessio D’Amato, ex assessore alla Sanità. Analogie e differenze rispetto a Nicola Zingaretti?
Sono candidato nella Lista Civica D’Amato.
Il progetto di Alessio D’Amato si pone in continuità con quello di Nicola Zingaretti.
È stato un importante assessore della sua giunta, si è distinto perché ha affrontato in modo molto efficace la pandemia.
Ma trattandosi di 2 persone diverse non so quanto possa essere utile ragionare di somiglianze e differenze.
Uno dei punti in cui sono più vicini è l’analisi sullo stato della nostra società e sulla necessità di considerare i giovani una risorsa fondamentale per innescare processi di trasformazione culturale, sociale ed economica.
Come ho detto molte volte noi crediamo che se vincono i giovani vinciamo tutte e tutti.
Mi riassumi i punti cardine delle vostre proposte in merito alle politiche per i giovani?
Il ragionamento è molto semplice.
Laddove la destra considera i giovani come un corpo sociale da controllare e gestire con difficoltà, noi pensiamo che i giovani siano una vera risorsa.
Il requisito fondamentale per trasformare, in meglio, la nostra società.
Questo lo abbiamo tradotto, negli ultimi 5 anni come Delegato alle Politiche Giovanili, in un metodo di lavoro.
Abbiamo invertito il paradigma delle solite “politiche giovanili” calate dall’alto verso il basso.
Abbiamo investito su noi giovani mettendo le risorse direttamente nelle nostre mani, dicendoci che questo è il nostro momento, che ora tocca a noi.
Non abbiamo solo concretizzato nuove politiche.
Abbiamo anche lavorato sulla semplificazione delle procedure, per renderle più accessibili.
Ad esempio eliminando la fideiussione per ricevere il contributo di Vitamina G.
Il risultato di questo metodo è stato una stagione di nuove politiche giovanili.
E grazie a questo abbiamo iniziato a sperimentare assieme ai ragazzi e alle ragazze che si sono messi in gioco cosa significa avere una ragione per restare nel Lazio.
Oggi rilanciamo, la sperimentazione ha dato chiare indicazioni.
Stanno arrivando risorse ingenti anche grazie al modo in cui abbiamo gestito quelle precedenti.
È il momento di fare di più, di fare meglio. Di alzare ancora l’asticella.
Per questo stiamo lavorando a un percorso partecipato e trasparente per la co-progettazione delle prossime politiche giovanili e culturali del Lazio.
Le faremo assieme alla generazione che si è attivata, accentando la nostra sfida, per cambiare il luogo dove vive.
Se dovessi essere eletto, quale sarà la prima cosa che farai da Consigliere Regionale?
Ringrazierei coloro che mi hanno sostenuto e aiutato.
Probabilmente farei una grande festa assieme a loro per poi dal giorno dopo dedicarmi a ciò che sto ripetendo in lungo e in largo: spazi ai giovani, cultura è lavoro, cura è innovazione.
- Aprire nuovi spazi, non solo fisici, ma anche di possibilità. Per chi non ha spazio, come i ragazzi e le ragazze
- Diffondere e pretendere una nuova cultura del lavoro secondo la duplice logica che la cultura migliora la nostra società e ne favorisce lo sviluppo economico
- Spingere e pressare perché i processi d’innovazione e trasformazione sociale siano accompagnati e tenuti assieme ai processi di cura. Perché l’innovazione deve essere sempre sociale
C’è un aspetto della cultura giovanile che ti sta particolarmente a cuore e vorresti migliorare?
Quando ero uno studente abbiamo lavorato assieme ai miei compagni e alle mie compagne e a tutta la comunità scolastica per ottenere che la mia scuola, il Liceo Righi, rimanesse aperto oltre la fine delle lezioni.
Credo che questa sia una battaglia di civiltà che dovremmo portare avanti tutte e tutti assieme.
Perché oggi nel 2023 le scuole tornino a essere un luogo aperto e al servizio dei ragazzi e delle ragazze.
E non dei luoghi “privati” perché tenuti chiusi, sottratti alla loro potenziale fruizione.
Un secondo punto a cui tengo molto è che i mezzi pubblici diventino gratuiti per chi ha meno di 25 anni.
Questo avrebbe la duplice funzione di stimolo da una parte e di miglioramento delle condizioni di sicurezza stradale dall’altra.
Io questa misura la estenderei anche agli over 65: nella società che vorrei contribuire a realizzare chi studia e chi è in pensione dovrebbe avere libero accesso ai mezzi pubblici.
Recentemente il candidato del centrodestra Rocca ha criticato la Lazio Youth Card definendola “porporina”
Credo che sia inutile discutere di ciò che dice il candidato Rocca in materia di giovani e politiche giovanili.
Per 2 ragioni molto semplici:
- in primo luogo a pochi giorni dal voto non hanno ancora capito cosa vogliono fare, il loro programma è inconsistente
- in secondo luogo non esiste in Italia un solo territorio in cui le destre abbiano fatto politiche giovanili degne di questo nome
E sapete perché non riescono a immaginare politiche giovanili?
Perché loro concepiscono noi giovani come un problema da risolvere dall’alto e non come una risorsa.
E concepiscono ogni sforzo per valorizzarli come “porporina”.
Il progetto Vitamina G continuerà il suo percorso?
Vitamina G è una misura straordinaria: una ragione per tornare e iniziare un progetto di vita e lavoro sul nostro territorio.
Se vinceremo noi, andrà avanti e la miglioreremo ulteriormente.
Diventerà sempre di più uno strumento per sostenere i processi di trasformazione della nostra società portati avanti da ragazze e ragazzi.
Ci siamo presi l’impegno di triplicare i finanziamenti dedicati a questa misura.
Se vincerà la destra, non è dato saperlo: purtroppo il loro programma non dà alcuna indicazione.
Qual è secondo te un punto di forza da consolidare della Giunta Regionale relativo alle politiche giovanili e un punto debole da migliorare?
Ciò di cui vado molto fiero delle nostre politiche è l’idea che noi giovani ci siamo attivati direttamente.
Senza passare da società o soggetti “terzi” che gestiscano i fondi e organizzino attività “per loro”.
Quello che vorrei migliorare al più presto, allargandola, è la platea dei e delle beneficiarie.
Perché queste politiche possano massimizzare il proprio impatto sul nostro territorio devono diventare uno strumento diffuso e condiviso.
Dal primo all’ultimo comune del Lazio.
Da quanti anni fai politica? E da allora com’è cambiato il tuo modo di intraprendere iniziative sociali e culturali sul territorio?
Faccio la politica dei “fatti concreti” da quando ero uno studente al Liceo Righi.
Tutto è iniziato per via della Biblioteca, che era chiusa e inaccessibile.
Volevamo uno spazio dove riunirci e studiare assieme, così riaprimmo la biblioteca e ce ne prendemmo cura.
Da lì in avanti non mi sono più fermato perché ho capito che la politica può essere uno straordinario strumento per trasformare il mondo in cui siamo immersi e nel quale agiamo.
Sono diventato rappresentante d’istituto e attraverso una raccolta fondi abbiamo messo insieme la somma che serviva per tenere aperta la scuola tutto l’anno, oltre la fine delle lezioni.
Così la nostra scuola si è trasformata in un centro culturale in cui programmavamo eventi, incontri, cineforum, concerti e così via.
Un giorno ho conosciuto uno dei donatori della campagna di finanziamento, tale Nicola Z.
Abbiamo fatto amicizia. Ha creduto nel percorso che stavamo facendo.
Poi a un certo punto mi ha chiesto di aiutarlo con le politiche giovanili della Regione Lazio.
Prima ho scritto assieme a Valerio Carocci il programma per i giovani.
Poi ho lavorato affinché quelle idee diventassero fatti concreti come delegato di Nicola Zingaretti alle politiche giovanili in Regione.
Nell’ultimo anno ho seguito anche le politiche culturali e la valorizzazione di siti turistici.
Come il Castello di Santa Severa che ha raggiunto il record dei visitatori.
Oggi mi candido al Consiglio Regionale del Lazio perché questo percorso di trasformazione della nostra società deve continuare.
Anzi di più, deve accelerare.
Perché a nessuno venga in mente di portare indietro al 2013 le lancette dei nostri orologi, quando in Regione Lazio non venivano garantite a tutte e a tutti – ad esempio – le borse di studio.
Saluta i tuoi compagni di squadra e i tuoi avversari scesi in campo con te!
Un grazie a tutte e tutti coloro che sono al mio fianco in questa avventura e a chi mi sostiene.
Spero di poter confrontarmi con i miei avversari e le mie avversarie, in particolare con candidati e candidate under 30, al più presto.
Approfitto di questo spazio per invitarli e invitarle a mettersi in gioco.
Proviamo a discutere in eventi pubblici dedicati ai giovani delle nostre idee, vediamo cosa pensano le persone delle nostre idee.
Per me la politica è questa cosa qui: persone, idee, ascolto, dialogo e fatti concreti.
(© The Parallel Vision ⚭ _ Redazione)