#Intervista: Valeria Monetti, “‘Quattro’ parla di amicizia e complicità”

Impegnata tra pochi giorni sul palco del Teatro 7 di Via Benevento 23, Valeria Monetti è una giovane professionista che da tanti anni ormai lavora tra cinema, televisione, pubblicità, musical e ovviamente teatro.
Col debutto di “Quattro” alle porte ho fatto una piccola chiacchierata con lei per scoprire qualcosa in più del suo percorso artistico e su questo testo di Adriano Bennicelli.
Valeria sarà in scena assieme ad Andrea Perrozzi, Ludovica Di Donato e Alessandro Salvatori con la regia di Michele La Ginestra.
Mi racconti da dove nasce la storia artistica di Valeria?
A Cava dei Tirreni, città in cui mi trasferii a 13 anni con la mia famiglia e iniziai a seguire un corso di teatro per integrarmi.
Da quanti anni fai questo lavoro? E da allora com’è cambiato il tuo modo di intraprendere iniziative artistiche?
Ho iniziato nel 2002. Appena terminata la scuola di Saranno Famosi ho avuto la fortuna di cominciare subito a lavorare a grandi livelli.
Da allora ogni esperienza lavorativa ha continuato a farmi crescere come professionista e come persona.
Raccontami di “Quattro”, lo spettacolo che ti vedrà in scena dal 22 novembre al Teatro 7. Di cosa si tratta esattamente?
Una commedia che parla di amicizia e complicità. Racconta di una sera, una cena, un incontro tra vecchi amici ritrovati.
Una storia che può appartenere a molti.
Valeria e Andrea + Alessandro e Ludovica. Che coppie sono? E soprattutto Valeria come vive questi equilibri che sembrano molto precari?
Valeria è convinta che tutto vada bene o forse si è convinta…
Serve andare a cena con i 4 per capirlo!!

Oltre allo spettacolo, al momento di cosa ti stai occupando?
Mi occupo di didattica teatrale per i ragazzi tra i 4 e i 13 anni presso 2 accademie romane e nel frattempo sto lavorando ad altri 2 spettacoli prossimi al debutto.
Parlami delle iniziative che hai in mente per i prossimi mesi
Debutterò con “La signorina Papillon” al Teatro Lo Spazio con la regia di Piero Di Blasio.
E con “Una zitella da sposare” al Teatro de’ Servi, regia di Marco Simeoli.
Lavori molto tra tv, cinema, teatro, pubblicità, musical. Dimmi un progetto artistico di cui vai particolarmente fiera
Sono molto legata al mio debutto teatrale “Sette spose per sette fratelli” con la Compagnia della Rancia.
C’è una cosa che un’attrice non deve mai fare e un’altra invece che va sempre fatta?
Solitamente l’istinto non sbaglia e se dovesse sbagliare lo perdoneremo!
Domanda retorica (forse): l’emergenza Covid quanto ha inciso sulla tua attività?
Nei mesi di chiusura ovviamente parecchio.
Sarà comunque questo l’anno in cui scopriremo esattamente le conseguenze che il teatro ha subìto a causa della pandemia.
Mi descriveresti il lavoro artistico di Valeria Monetti con un’immagine e con 3 parole?
Un mappamondo, con l’Italia in evidenza.
Il regalo più grande che mi continua a fare il mio lavoro è viaggiare, in Italia e all’estero.
(© The Parallel Vision ⚭ _ Paolo Gresta)