Pnrr, Franceschini: “Importante valorizzare paesaggio e architettura rurale”

Entro il 24 giugno le Regioni presenteranno l’elenco delle domande ammesse al finanziamento
Il MiC ha recentemente assegnato alle Regioni e alle Province autonome le risorse destinate al finanziamento di interventi di recupero di insediamenti tipici dell’architettura e del paesaggio rurale, conseguendo la relativa milestone del PNRR.
Tutte le Regioni d’Italia hanno avviato i bandi per la selezione degli interventi di restauro e di valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale sulla base di un format di avviso predisposto dal MiC.
590 milioni di euro per quasi 4mila progetti
Le Regioni e le Province Autonome hanno trasmesso al Ministero della Cultura l’elenco definitivo delle domande ammesse al finanziamento.
Con 590 milioni di euro saranno quasi 4mila i progetti che riceveranno un finanziamento in linea con gli obiettivi di tutela del patrimonio culturale e degli elementi caratteristici dei paesaggi rurali.
Tra questi:
- Mulini ad acqua o a vento
- frantoi
- caseifici
- fienili
- ricoveri
- stalle
- essiccatoi
- forni
- abbeveratoi
- ponti
- muretti a secco
Altre realtà simili che non sono state irreversibilmente alterate nell’impianto tipologico originario, nelle caratteristiche architettonico-costruttive e nei materiali tradizionali impiegati potranno tornare a nuova vita.
“Bandi che danno un impulso fondamentale all’economia”
“Prosegue con puntualità il cronoprogramma del PNRR Cultura” ha detto il ministro Dario Franceschini, commentando i provvedimenti adottati per il restauro e la valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale previsti dal PNRR.
“Questi bandi […] consentono di sostenere progetti di restauro e valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale dando un fondamentale impulso all’economia, senza per questo, allentare la tutela del Paesaggio“.
“I procedimenti avvengono nel pieno rispetto dell’art. 9 della Costituzione”.
Promuovere le zone rurali per tornare a crescere
La concessione del contributo sarà determinata da apposite commissioni nominate dalle Regioni, in cui sarà presente un rappresentante designato dal ministero.
Il contributo è concesso fino a un massimo di 150.000 euro come forma di cofinanziamento per un’aliquota dell’80%.
Il contributo è portato al 100% se il bene è oggetto di dichiarazione di interesse culturale.
Le misure del fondo disponibile variano a seconda della Regione.
L’obiettivo è invece uguale per tutti: promuovere le aree interne e le zone rurali per tornare a crescere.
(© The Parallel Vision ⚭ _ Redazione)