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Jago, a marzo la mostra della rockstar dell’arte contemporanea

Jago, a marzo la mostra della rockstar dell’arte contemporanea a Palazzo Bonaparte

Palazzo Bonaparte ospita dal 12 marzo al 3 luglio 2022 “JAGO. The exhibition“, la prima grande mostra della rockstar del contemporaneo.

Amatissimo dal grande pubblico, mito per i giovani e fenomeno social, Jago è l’emblema dell’artista contemporaneo che unisce talento creativo e capacità comunicative.

[AGGIORNAMENTO: 17/06/2022 – VISTO IL GRANDE SUCCESSO CHE STA RISCUOTENDO, LA MOSTRA DI JAGO È STATA PROROGATA FINO AL 28 AGOSTO]

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JagoHabemus hominem, 2009 / 2016. Marmo, 60x35x69 cm
Chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi (NA) Photo by Francesco Bertola

L’artista

Jago, pseudonimo di Jacopo Cardillo, nato a Frosinone nel 1987, scultore raffinato dalle reminiscenze michelangiolesche, è conosciuto in tutto il mondo come “The Social Artist” per le sue innate capacità comunicative e il grande successo che riscuote sui social.

Le dirette streaming e le documentazioni foto e video raccontano il processo produttivo di ogni sua singola opera e, mediante questo percorso condiviso, lo scultore rende tutti partecipi della genesi di ogni suo lavoro.

La genialità moderna di Jago viene raccontata per la prima volta in una mostra in cui sono esposte tutte le opere realizzate sino ad oggi, dai piccoli sassi di fiume scolpiti (da “Memoria di Sé” a “Excalibur“) fino alle sculture monumentali di più recente realizzazione (la “Pietà“), passando per le opere più mediatiche quali il Papa (“Habemus Hominem“).

La mostra

Curata dalla Professoressa Maria Teresa Benedetti, la mostra vedrà esposte 12 lavori di Jago, a connotare gli elementi chiave di un’opera dedicata a istituire un rapporto tra il nostro tempo e la tradizione.

Prima testimonianza è lo scavo sui grandi sassi raccolti nel greto di un fiume alle pendici delle Alpi Apuane, pazientemente scavati nel desiderio di raccontare una storia personale e umana.

Pietà e violenza si intrecciano nello sguardo del giovane artista. Sorprendente è la scardinante nudità del Pontefice emerito, mentre l’immagine di una “Venere” (2018), priva della venustà giovanile, sconcerta e induce a riflettere.

D’altro lato incalza l’oggi con la presenza del “Figlio Velato” (2019), icona simbolica di tragedie senza tempo, cui si connette l’intensa meditazione sul dolore, racchiusa nella drammatica monumentalità della “Pietà” (2021).

Nel contempo l’artista propone un tema svincolato dalla storia, nel replicare la sequenza del battito cardiaco in “Apparato Circolatorio” (2017).

Palazzo Bonaparte si trasformerà inoltre in uno studio d’artista: durante i mesi di mostra, infatti, Jago lavorerà alla sua prossima imponente scultura all’interno della sede espositiva, rendendo partecipi i visitatori del processo creativo della sua opera.

La mostra “JAGO. The Exhibition” è prodotta e organizzata da Arthemisia e da Jago Studio.

The Parallel Vision ⚭ ­_ Redazione)

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