Cultura

Presto ci sarà il Lungotevere intitolato a Federico Fellini

Pochi giorni fa la commissione toponomastica di Roma Capitale ha approvato l’intitolazione di un tratto di Lungotevere a Federico Fellini. Tra qualche mese l'inaugurazione.

Un tratto del Lungotevere sarà intitolato a Federico Fellini

Il Lungotevere Federico Fellini è diventato realtà.

Pochi giorni fa infatti la commissione toponomastica di Roma Capitale ha approvato l’intitolazione di un tratto di Lungotevere al Maestro di Rimini.

Scoprire quella targa sarà uno dei momenti belli di questa esperienza di amministratore” ha commentato il vice sindaco di Roma Luca Bergamo.

Non solo perché possiamo così celebrare il centenario della nascita di un vero genio, ma anche perché integriamo, in quella memoria collettiva costituita dalla rete dei nomi delle nostre vie pubbliche, lo specialissimo legame tra Fellini, Roma e l’idea stessa del genio creativo italiano“. 

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Federico Fellini (foto: Ara Güler)

L’iter per la realizzazione del progetto

La nuova denominazione nasce da una mia proposta” continua Bergamo, “anche se per onestà devo riconoscere che lo stimolo a cercare una collocazione vicino al Tevere nasce dalla lettura di un’intervista di Francesco Rutelli“.

Prima di scoprire la targa dovremo comunque attendere qualche mese per le necessarie verifiche della Prefettura, perché è un cambio di denominazione“.

Lungotevere Federico Fellini sarà infatti la nuova denominazione del primo tratto di lungotevere che collega Piazza Maresciallo Giardino all’incrocio con via R. Morra di Lariano, per confluire nel restante tratto che rimarrà dedicato alla memoria Maresciallo Cadorna fino a ponte Duca d’Aosta“.

Il mito di Fellini

Federico Fellini (Rimini, 20 gennaio 1920 – Roma, 31 ottobre 1993) è stato un regista, sceneggiatore, fumettista e scrittore italiano.

Considerato uno dei maggiori registi della storia del cinema, nell’arco di quarant’anni – da Luci del varietà del 1950 a La voce della Luna del 1990 – ha “ritratto” in decine di lungometraggi una piccola folla di personaggi memorabili.

Definiva sé stesso “un artigiano che non ha niente da dire, ma sa come dirlo“. Ha lasciato opere ricche di satira e velate di una sottile malinconia, caratterizzate da uno stile onirico e visionario. I titoli dei suoi più celebri film – “I vitelloni“, “La strada“, “Le notti di Cabiria“, “La dolce vita“, “” e “Amarcord” – sono diventati dei topoi citati, in lingua originale, in tutto il mondo.

I suoi film “La strada“, “Le notti di Cabiria“, “” e “Amarcord” hanno vinto l’Oscar per il miglior film straniero.

Candidato 12 volte all’Academy Award, per la sua attività da cineasta gli è stato conferito nel 1993 l’Oscar alla carriera.

Ha vinto inoltre 2 volte il Festival di Mosca (1963 e 1987), la Palma d’oro al Festival di Cannes nel 1960 e il Leone d’oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1985.

The Parallel Vision ⚭ ­_ Redazione)

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