Prima antologica di Luigi Battisti in un’istituzione pubblica romana, la mostra “Luigi Battisti. Opere 1992-2019” ospitata dal Museo Laboratorio di Arte Contemporanea della Sapienza raccoglie una selezione di lavori rappresentativi di quasi 30 anni di ricerca.
Le singole opere presentate, come la mostra nel suo complesso, enfatizzano la mobilità del punto di osservazione, memore di alcune strategie dell’Optical Art: un corpus coeso e coerentemente volto all’esplorazione delle potenzialità della pittura pura, oltre che astratta, dalla forte vocazione decorativa.
Formatosi all’Accademia di Belle Arti dell’Aquila negli anni ’80, nel decennio successivo Battisti (Poggio Bustone 1957) definisce il suo tipico approccio basato sulla decantazione, la serialità e la combinatoria: sperimentatore di diverse tecniche e supporti, traduce le composizioni cromatiche anche nello spazio fisico, con sculture modulari e installazioni, pur prediligendo grandi carte su cui il colore a medium acquoso si spande libero, oppure gli olii essenziali puri depositano leggeri aloni, come in “Diciamo Nulla” (2010).
Mercoledì 13 novembre, alle 17, ci sarà anche una tavola rotonda durante la quale l’artista dialogherà con Luca Casadio (psicanalista) e Michele Sganga (musicista). Saluti del Direttore MLAC. Introduce e modera Francesca Gallo.
INFO MOSTRA
– Titolo:
“Luigi Battisti. Opere 1992-2019“
– A cura di:
Francesca Gallo
– Dove:
MLAC – Museo Laboratorio di Arte Contemporanea
Città Universitaria, Sapienza Università di Roma, Piazzale Aldo Moro, 5
Palazzo del Rettorato (ingresso retrostante, I piano)
– Durata:
Fino al 23 novembre 2019
– Orario visita:
Dal lunedì al sabato, dalle 15 alle 19
– Biglietti:
Ingresso libero
(© The Parallel Vision ⚭ _ Redazione)
Categorie:Arte, Mostre, the parallel vision