“Dov’è la Vittoria” è lo spettacolo con cui domenica 26 maggio la rassegna di Inventaria 2019 si è congedata dal Teatro Trastevere per quest’anno, spostandosi verso Teatro Argot Studio, Carrozzerie n.o.t, Teatrosophia e Teatro Studio Uno, ovvero gli altri teatri che ospiteranno questa bella manifestazione.
Diretto da Giuseppe Maria Martino che ha anche affiancato alla scrittura Agnese Ferro e Dario Postiglione, “Dov’è la Vittoria” vede in scena un’inarrestabile Martina Carpino accompagnata magistralmente dai prodi Enzo Esposito e Luigi Bignone. A completare questa bella squadra Carmine De Mizio a curare scene e luci.
In concorso nella sezione “Spettacoli“, già finalista del Premio Marchesini, “Dov’è la Vittoria” gode di un’ottima costruzione di metateatro (il teatro nel teatro) in cui 3 amici stanno costruendo l’identità della protagonista del loro soggetto: una giovane donna che tenta la scalata politica in un partito di estrema destra, partendo dai centri sociali.
“Dov’è la Vittoria” è un testo dissacrante, divertente, che esprime in modo perfetto l’anima grottesca della fame di dominio, con riferimenti precisi e puntuali ai volti noti e attuali dell’apparato governativo italiano, espressi in modo ironico ma senza assoggettarsi al politically correct.

Ed è proprio nella ricerca del personaggio di Vittoria che Martina perde il filo dell’umanità e si lascia inglobare nel meccanismo perverso che muta gli animi degli uomini al potere.
Inventaria ci ha quindi regalato un’altra vera chicca incastonata alla perfezione in una domenica piovosa di elezioni politiche, dimostrando ancora una volta quanto, nell’indecisione generale, scegliere di fidarsi della direzione artistica di questa manifestazione sia sempre una scelta felice.
(© The Parallel Vision ⚭ _ Valentina Dispari)