“Like a Rolling Stone” compie 50 anni. Tanti auguri al capolavoro di Bob Dylan

“How does it feel / To be without a home / Like a complete unknown / Like a rolling stone?“, scriveva Robert Allen Zimmerman, per tutti Bob Dylan, nel giugno del 1965. Consegnandoci uno dei pezzi più leggendari, coverizzati, canticchiati e gridati a squarciagola della storia del rock. “Like a Rolling Stone“, registrata tra il 15 e il 16 giugno del ’65, oggi taglia il traguardo delle nozze d’oro con i suoi sonanti 50 anni di vita.
Anche se in fondo non sembra così lontano quel giorno in cui, presso il Columbia Studio A di New York, Dylan incide i sei minuti e rotti del pezzo che andrà a finire su “Highway 61 Revisited“, il sesto album in studio del leggendario cantautore americano. “Like a Rolling Stone“, scelto come brano di apertura del disco, esce però un mesetto prima, il 20 luglio, come singolo.
Rivoluzionaria per la clamorosa miscela di chitarre elettriche e organo intrecciate alla voce di Dylan, la canzone si distinse anche per le sue liriche che aggiravano i temi classici della popolar music (come l’amore) per comunicare invece rancore, rabbia, frustrazione. C’è ovviamente un perché.
Bob Dylan e la sua band tornarono a casa nel maggio del 1965 da un tour in Inghilterra che si rivelò estremamente stressante e poco soddisfacente. Tant’è che il cantante stava addirittura pensando di smettere per sempre di suonare.
Per fortuna si limitò a riempire 20 pagine di un quaderno con versi e frasi cariche di risentimento, che lo stesso Dylan descrisse poi come “un lungo getto di vomito“. Ma questo papiro di rifiuti gastrici si ridusse invece a una canzone di 4 versi e un ritornello, “Like a Rolling Stone” appunto, che come comunicò Bob successivamente riuscì a cancellare l’insoddisfazione dal suo cuore.
Nel 2004, Rolling Stone elesse il brano di Dylan come la “migliore canzone rock di tutti i tempi“. E dieci anni dopo, nel 2014, il manoscritto originale di “Like a Rolling Stone” venne battuto ad un’asta per la cifra record di 2 milioni di dollari.
How does it feel, Mr. Zimmerman?