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Mostre Roma giugno 2024, il weekend della Capitale

Mostre a Roma giugno 2024: 11 mostre scelte dalla redazione per capire cosa fare a Roma questo weekend

Mostre Roma giugno 2024, il weekend della Capitale. 11 proposte

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Angelo Gallo, “Anatomie forzate – Bacia fiori”

Cosa fare a Roma questo weekend?

Per l’arte contemporanea, Roma pullula come sempre di proposte culturali per i vostri giorni di svago e leggerezza.

The Parallel Vision segue molto attentamente soprattutto quegli spazi piccoli e medi che scoppiano di creatività e iniziative da non lasciarsi sfuggire.

Tra le tantissime mostre a Roma aperte in questi giorni ne abbiamo scelte 11 che ci sembravano particolarmente interessanti.

Vi auguriamo uno splendido fine settimana romano pieno di arte e cultura.


Mostre a Roma giugno 2024: le nostre proposte

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“Sea, Art & Sun group show”, mostra collettiva – Chroma Mandrione

Sea, Art and Sun” è la prima mostra collettiva ospitata da Chroma in occasione dell’arrivo dell’estate.

I 18 artisti in mostra sono stati invitati a realizzare dei lavori sul tema dell’estate, del solstizio, ma anche sul tema della musica.

E il titolo della mostra stessa è un tributo alla celebre canzone di Serge GainsbourgSea, Sex and Sun”, uno dei cantanti più controversi della musica francese.

Gli artisti appartengono al panorama Lowbrow, italiano e internazionale.

Ognuno presenterà una o più opere inedite passando dalla street art, al pop surrealismo fino alle arti grafiche. 

In mostra troverete i lavori di:

  • Daniele Tozzi
  • Deborah Malis
  • Desx
  • Diavù
  • Elzo Durt
  • Emanuele Olives
  • Gerlanda di Francia
  • JB Rock
  • Leonardo Crudi
  • Marco Rea
  • Mister Thoms
  • Petites Luxure
  • Riffblast
  • Sara Paglia
  • Scarful
  • Silvia Pavarini 
  • Tina Loiodice
  • Warios

Informazioni

  • Chroma Mandrione – Via del Mandrione 103
  • Dal 21 giugno al 27 luglio 2024
  • Vernissage: venerdì 21 giugno alle ore 19
  • Mail: chroma.mandrione@gmail.com

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“A-Head Project – Opera Unica”, personale di Angelo Gallo – Villa Altieri

Opera Unica” è la seconda tappa di un progetto presentato a Cosenza in cui era in mostra l’installazione “T(w)O Edge_due bordi al limite“.

Nata da una riflessione in relazione al concetto di riproducibilità e tiratura della grafica d’arte.

In questo secondo appuntamento saranno in mostra alcune opere storiche dell’artista, quali:

  • Gli uccelli senza ali (2015-2017)
  • Assenza (2016)
  • la serie delle Anatomie forzate (2020)
  • Random recipient (2018-2021)
  • i quadri luminosi della serie Anatomie forzate (2024)
  • le installazioni Waiting (2022), T(w)O Edge_due bordi al limite (2023), Studio della sensibilità dell’attesa (2024)
  • 2 opere della serie Opera unica di possibile tiratura illimitata nate da un confronto iniziale tra Angelo Gallo e il curatore A-HEAD Project, Piero Gagliardi

Informazioni


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“…le stanze dei fenicotteri rosa e altre storie…”, personale di Mario Ferrante – Edarcom Europa

Il Maestro sannita, nato a Roma nel 1957 e cresciuto in Brasile, presenta una nuova mostra nella galleria che segnò i suoi esordi espositivi nella metà degli anni ’90.

30 dipinti della produzione degli ultimi anni per rimarcare un legame personale e professionale e per regalare ai tanti appassionati e collezionisti una nuova raccolta di emozioni.

Tra le tematiche della mostra, scrive il curatore Francesco Ciaffi in catalogo:

Il Brasile con la sua sfrontata sintesi spirituale tra gioia e dramma, la musica imperfetta di strumenti suonati da giovani alla ricerca di un baricentro“.

La notte sempre pronta ad abbagliarci prepotentemente con le sue solitudini umane e tecnologiche”.

Informazioni

  • Edarcom Europa – Via Macedonia 12
  • Fino al 28 giugno 2024
  • Tel: +39 06-7802620
  • Web: www.edarcom.it

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“The Centre Cannot Hold”, mostra collettiva – Monitor Gallery

Monitor presenta 11 artisti portoghesi di varie generazioni che lavorano con diversi mezzi tra cui video, pittura, suono, scultura, ceramica e serigrafia.

La mostra prende il titolo da un verso della poesia di William Butler YeatsThe Second Coming“.

Evidenziando la volontà di unire artisti eterogenei le cui prassi differiscono dalle categorie e dalle convenzioni stabilite.

Sperimentando con materiali e tecniche insolite e creando opere che sfidano le narrative dominanti.

In mostra le opere di:

  • Alice dos Reis
  • Diogo Pinto
  • Gabriel Abrantes
  • Inês Brites
  • João Pimenta Gomes
  • Lourdes Castro
  • Maria Paz Aires
  • Pedro Henriques
  • Pedro Moreira
  • Sérgio Carronha
  • Tomás Abreu

Informazioni


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“United Creatures of Mattiandi”, personale di Mattia Morandi – Palazzo Baldoca Muccioli

I caleidoscopici disegni di Morandi danno vita a un personaggio immaginario i cui molteplici volti esprimono una moltitudine di personalità.

Reazioni ed emozioni con tratti somatici comuni ma allo stesso tempo profondamente diversi.

Anche la tecnica sembra mutuare lo spirito di una quotidianità che va di fretta ma che trova il tempo di usare matite, colori, evidenziatori.

Sparsi come stecchi nel gioco dello Shanghai, sulla superficie di una scrivania da lavoro che sublima, alterata e stressata, in miscele cromatiche inaspettate. 

Prende vita un’atmosfera onirica.

Questi disegni catturano attimi sospesi, come se le espressioni e le fisionomie fossero state fissate un istante prima di un avvenimento imminente.

Informazioni


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“Mambor”, retrospettiva dedicata a Renato Mambor – Tornabuoni Arte

Inaugurata una retrospettiva dedicata a Renato Mambor in occasione del decennale della sua scomparsa.

La mostra, attraverso una trentina di opere, si propone di presentare il percorso artistico e la pratica di Renato Mambor.

Evidenziandone così i passaggi sostanziali e la coerenza poetica e formale sempre mantenuta dai primi esiti alle ultime produzioni. 

Il lavoro di Renato Mambor continuativamente parla di osservazione, linguaggio, comunicabilità e relazione con l’altro.

L’invito è quello di procedere nella narrazione della mostra dalle opere più storiche all’ultima produzione ripercorrendola poi in senso inverso.

Attuando l’auspicio dello stesso Mambor: “Vorrei che l’opera fosse riletta oggi dall’oggi“.

Ora che viviamo noi. [..] L’artista non è colui che certifica il presente ma colui che mette i semi per il futuro”.

Informazioni


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“Oltre il presente. Archeologia del domani”, personale di Claudia Peill – Museo di Roma in Trastevere

Viene presentata l’ultima produzione dell’artista (2019-2023) composta da 16 tele di grandi e piccole dimensioni, oltre ad alcuni disegni a tecnica mista su carta.

La mostra si propone di esplorare l’essenza nascosta e spesso trascurata di alcuni elementi che contraddistinguono l’aspetto di una città.

Facendosi così testimoni silenziosi della sua storia.

Dall’era dell’industrializzazione alle tracce del passato che ancora permeano il tessuto urbano.

In questo caso lo sguardo dell’artista è rivolto a terra, verso i tombini stradali.

Oggetti apparentemente sterili ma che in realtà conservano una memoria tangibile fatta di scritte ed elementi decorativi che possono raccontare diversi aspetti del contesto urbano.

Informazioni


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“E se non gridi non ti sento, ridi?” con Catelli, Di Pasquale e Grotto – Richter Fine Art

Il titolo della mostra è tratto da un verso del poeta Beppe Salvia.

A unire le produzioni degli artisti non v’è l’esigenza di definire una tematica particolare.

Bensì, rispettando le reciproche disparità, alla pari del verso di Salvia, sono uniti da un sentimento a volte gioioso e in altre circostanze malinconico.

Sintomo comune di una profonda riflessione.

Così le opere in mostra sono unificate da questo essenziale e sintetico verso, a intendere un dialogo interlocutorio immaginario con l’altro.

Giocato su elementi visivi irrelati e isolati, ricordi di sensazioni che nutrono il pensiero. 

Informazioni


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“Una movida Bárbara”, personale di Ouka Leele – Museo di Roma in Trastevere

Dal 17 aprile al 7 luglio 2024 sarà allestita la prima mostra personale dell’artista madrilena.

Il tutto nell’ambito del ciclo organizzato con l’Ufficio Culturale dell’Ambasciata di Spagna a Roma e dedicato al movimento culturale degli anni ’80.

L’esposizione ripercorre l’intera carriera di quest’artista vincitrice del Premio Nazionale di Fotografia nel 2005.

Presentando opere dalla sua prima esposizione, “Peluquería“, fino agli ultimi lavori come la serie scattata nelle Asturie “A donde la luz me lleve“.

O quella di disegni con motivi botanici “Floreale“.

Offrendo una visione complessiva dell’universo creativo di Ouka Leele.

In mostra circa 100 opere di diverse dimensioni, formati e tecniche (alcune delle quali originali) integrate da materiale documentario, prove di stampa, cataloghi, manifesti.

Oltre al materiale di merchandising prodotto con le sue immagini.

Informazioni


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“Una macchina è una macchina”, doppia personale di Vincenzo Agnetti e Tomaso Binga – Galleria Erica Ravenna

Un dialogo tra 2 artisti che, a partire dagli anni ’60, hanno privilegiato l’uso della parola come medium espressivo.

Circa 30 opere, per la maggior parte inedite, intendono mettere a fuoco i punti di contatto tra Agnetti e Binga.

Questi, nonostante non si siano mai incontrati, hanno condiviso linguaggi comuni tra cui:

  • l’uso della poesia
  • le pratiche performative
  • la concezione dell’arte come un’operazione di sintesi

Erano gli anni della sperimentazione, dell’avvento di materiali extra-artistici e di più aggiornate tecnologie.

Tutti elementi che hanno ispirato e influenzato la ricerca nell’ambito dei nuovi linguaggi dell’arte. 

Informazioni


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Kikugawa Eizan, Raccolta moderna di bambini come tesori, 1809, Silografia policroma, 26,3 x 38,6 cm, ©Courtesy of Museo d’Arte Orientale E. Chiossone 

“Il mondo fluttuante. Ukiyoe. Visioni dal Giappone” – Museo di Roma a Palazzo Braschi

La mostra presenta 150 capolavori dell’arte giapponese di epoca Edo, tra il ‘600 e l’800.

Si focalizza su quello che è stato il filone artistico più innovativo del tempo e internazionalmente ancora oggi influente: l’ukiyoe

Letteralmente traducibile come “immagini del mondo fluttuante”, si tratta di un genere pittorico che include rotoli da appendere e da srotolare tra le mani.

Ma anche paraventi di grande formato, dipinti a pennello su seta o carta, oltre a stampe realizzate in policromia con matrice in legno su carta.

Sono rappresentati i più importanti maestri dell’ukiyoe, oltre 30 artisti, a partire dalle prime scuole seicentesche come la Torii.

Fino ai nomi più noti di Kitagawa UtamaroKatsushika HokusaiTōshusai SharakuKeisai Eisen e alla grande scuola Utagawa.

Questa rappresentò l’apice e forse anche il dissolvimento del genere quando i tempi stavano ormai cambiando.

Informazioni

(© The Parallel Vision ⚭ _ Paolo Gresta)

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