Sangiuliano: “Cinecittà sito strategico per l’industria del cinema italiano”

Il Ministro della cultura Gennaro Sangiuliano ha recentemente svolto una lunga e accurata visita a Roma alle strutture di Cinecittà.
Il ministro è stato accolto dall’Amministratore delegato Nicola Maccanico.
La visita è stata l’occasione per fare un punto operativo e valutare l’importanza dei progetti di espansione di Cinecittà.
Soprattutto in relazione ai rilevanti investimenti previsti dal Pnrr.
“Sito strategico per l’industria del cinema e per un nuovo immaginario italiano”
“Cinecittà è un sito dal valore strategico per realizzare un nuovo immaginario italiano nel mondo e per l’intero sistema della cultura” ha detto Sangiuliano.
Il ministro, insieme all’A.d. Maccanico, ha poi visitato gli studi e incontrato i lavoratori.
“Per costruire una nuova stagione d’oro del cinema italiano bisogna partire da una realtà densa di valori e professionalità come Cinecittà“.
“C’è un rinnovato interesse anche industriale nei confronti del settore“.
“È nostro dovere rafforzare l’impianto affinché il cinema italiano possa assumere il rilievo che merita nell’industria globale”.
Cinecittà al centro di progetti di sviluppo già dal 2021
Già nel 2021, con l’allora ministro della cultura Dario Franceschini, il Governo decise di fare un grande investimento su Cinecittà che guardasse al futuro del cinema italiano.
“Nel Pnrr” dichiarò Franceschini “sono previsti 300 milioni di euro che serviranno per trasformarla“.
“Sia dal punto di vista strutturale, attraverso l’operazione con Cassa Depositi e Prestiti, che ne aumenta il suo volume con altri 40 ettari confinanti, sia da quello tecnologico“.
“Uno sviluppo dell’area che sarà tutto in chiave di sostenibilità ambientale, uno dei criteri che verranno sempre di più valutati anche dall’industria cinematografica nella scelta di dove fare un film”.
“L’Europa insieme, invece, è il più grande produttore e consumatore di contenuti culturali” concluse Franceschini.
“Questa è la nostra prospettiva: piattaforme europee, regole comuni europee, grandi collaborazioni e l’Italia su questo può esercitare un ruolo di primo piano”.
(© The Parallel Vision ⚭ _ Redazione)