Lanciata la candidatura della cucina italiana a patrimonio Unesco

È stata lanciata la candidatura Unesco della cucina italiana alla Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.
A comunicarlo sono stati il Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida e il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
La cucina italiana non è solo cibo o un semplice ricettario ma anche un insieme di pratiche sociali, abitudini e gestualità.
Tutti fattori che portano a considerare la preparazione e il consumo del pasto come momento di condivisione e incontro.
È il rito collettivo di un popolo che concepisce il cibo come elemento culturale identitario.
“Rilanciare la nostra Italia nel mondo”
“Da parte mia ci sarà tutto il sostegno” ha detto il Ministro Sangiuliano.
“Perché cucina italiana significa promuovere l’idea di qualità della vita e del vivere italiano“.
“Con questa iniziativa, per la quale ringrazio il Ministro Sangiuliano, vogliamo rilanciare la nostra Italia nel mondo, valorizzando quel patrimonio che abbiamo in tutti i settori” ha sottolineato Lollobrigida.
“Dobbiamo solo saper raccontare, difendere e proteggere le nostre eccellenze, che rappresentano un valore aggiunto per la nostra Nazione“.
“L’azione del Governo Meloni va in questa direzione, come conferma la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’umanità”.
Cucinare mosaico di tanti saperi
In Italia cucinare è un modo di prendersi cura della famiglia e degli amici (quando lo si fa in casa) o degli avventori (quando lo si fa al ristorante).
È un mosaico di tanti saperi locali, un’espressione di creatività e conoscenza che si fa tradizione e si trasmette tra generazioni.
È anche una forma di tutela della biodiversità basata sul non sprecare nulla, sul riutilizzo del cibo avanzato e sui prodotti stagionali dei vari territori.
La cucina italiana fa parte della nostra storia ed è un patrimonio per 60 milioni di italiani che vivono nel Paese.
Per 80 milioni di italiani e loro discendenti che vivono al di fuori del Paese.
E per tanti stranieri che amano e si ispirano allo stile di vita italiano.
I sostenitori dell’iniziativa
A promuovere la candidatura “La cucina italiana tra sostenibilità e diversità bioculturale” sono 3 comunità:
- l’Accademia italiana della Cucina, Istituzione culturale della Repubblica, fondata nel 1953 da Orio Vergani, che vanta oltre 80 sedi all’estero, 220 in Italia e più di 7.500 accademici associati
- la Fondazione Casa Artusi, fondata nel 2007 con il fine di promuovere “la cucina di casa italiana” come declinata da Pellegrino Artusi sin dalla seconda metà dell’800
- La Cucina Italiana, fondata nel 1929, la più antica rivista gastronomica al mondo ancora in edicola
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