Ambiente: Dialogo sull’acqua di Roma, +35% del bisogno entro il 2050

Allarme del Direttore Generale della FAO: entro il 2050 avremo bisogno del 35% di acqua dolce in più per sfamare la popolazione in crescita
Sembra sempre più necessario trovare un modo per gestire in maniera sostenibile le risorse idriche sottoposte a stress del pianeta.
Altrimenti, entro la metà del secolo, avremo bisogno di oltre un terzo di acqua in più per produrre il cibo necessario per sfamare la popolazione in crescita nel mondo.
È questo il messaggio scaturito dal Dialogo sull’acqua di Roma, un incontro organizzato dalla FAO in vista della Conferenza delle Nazioni Unite sull’acqua in programma il prossimo anno.
Il Dialogo sull’acqua: gli obiettivi
Il Dialogo si prefigge lo scopo di:
- sensibilizzare l’opinione pubblica sul ruolo dell’acqua nel conseguimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS), allacciando legami più stretti tra il settore idrico e il settore agricolo che è il principale consumatore di acqua
- elaborare soluzioni e azioni innovative per il futuro
- discutere la tabella di marcia nazionale in ambito idrico, vale a dire l’approccio adottato da ciascun Paese per conseguire gli impegni globali e gli OSS sul proprio territorio
“Entro il 2050 la produzione mondiale di cibo, fibre e mangimi dovrà aumentare del 50% rispetto al 2012 per poter rispondere alle esigenze crescenti“.
Così il Direttore Generale della FAO, QU Dongyu.
“Se si proseguirà su questa strada, ci sarà bisogno di almeno il 35% di acqua dolce in più”.
Qu ha sottolineato che “la gestione integrata delle risorse idriche è una priorità mondiale per la FAO”.
Le risorse idriche sottoposte a pressioni senza precedenti
I cambiamenti climatici stanno esercitando una pressione senza precedenti sulle preziose risorse idriche mondiali.
Stando ai dati della FAO, attualmente 2,3 miliardi di persone vivono in Paesi soggetti a stress idrico.
Di queste, più di 733 milioni di persone vive in Paesi ad alto e critico rischio di stress idrico.
Quest’anno gli effetti del clima sulle risorse idriche sono stati evidenti, con inondazioni e siccità record in molti altri Stati e regioni.
Agricoltura responsabile del 72% dell’uso globale di acqua
L’agricoltura fa affidamento sull’acqua ed è responsabile del 72% dei prelievi globali di acqua dolce, insieme ad altri settori economici.
L’acqua è quindi una risorsa essenziale per l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
La FAO ha più volte messo in luce la necessità di azioni più efficaci, integrate e coordinate.
Che andranno associate a una forte volontà politica di riconoscere, valorizzare e gestire le risorse idriche in maniera olistica e integrata.
Il Dialogo sull’acqua di Roma ha fatto poi emergere 2 elementi molto importanti:
- la necessità di coinvolgere tutte le parti interessate tra cui governi, organizzazioni internazionali, società civile, settore privato e comunità accademica
- l’attenzione speciale da rivolgere alla sicurezza alimentare e alla sussistenza delle popolazioni povere e vulnerabili, compresi i piccoli agricoltori, senza lasciare nessuno indietro
Servono coerenza e integrazione
I singoli Paesi possono e devono integrare le risorse idriche in maniera decisa, coerente ed esplicita tra le priorità delle loro strategie politiche di sviluppo sostenibile.
La FAO in questo senso ha proposto strumenti quali:
- un dialogo sull’acqua a livello nazionale
- tabelle di marcia nazionali sull’acqua
Altre strategie concorreranno poi a rafforzare il coordinamento intersettoriale per la gestione sostenibile delle risorse idriche e ad accelerare l’attuazione dell’Agenda 2030.
(© The Parallel Vision ⚭ _ Redazione)