Cultura

Ecco la Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea di Roma

Il MiC presenta la Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea di Roma

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Tra i suoi tesori 650.000 monografie, 40.000 manoscritti e 70.000 tra bandi e manifesti

Con la Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea di Roma prosegue il racconto delle meraviglie del patrimonio librario italiano.

La Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea di Roma

Nato nel 1880 come Sezione Risorgimento della Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele II di Roma, l’Istituto diviene autonomo nel 1917, per trasferirsi nel 1939 nelle stanze del Palazzo Mattei di Giove.

Oggi il suo patrimonio è incentrato sulla storia italiana ed europea del XIX e XX secolo e tra i suoi tesori conta 650.000 monografie, 40.000 manoscritti e 70.000 tra bandi e manifesti. 

Le origini della Biblioteca risalgono al giugno del 1880.

Il Parlamento infatti approvò una proposta di legge di Pasquale Villari che proponeva di creare una raccolta di documenti e libri che testimoniassero il lungo percorso risorgimentale da poco concluso con la presa di Roma nel 1870.

Si acquisirono fondi sul mercato antiquario ma anche direttamente dai protagonisti risorgimentali e dai loro discendenti” spiega la direttrice Patrizia Rusciani.

Con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale si diede avvio anche alla raccolta di materiali che testimoniassero la Guerra, perché in quel periodo veniva considerata come il coronamento del Risorgimento nazionale”. 

I Fondi della Biblioteca

La Biblioteca prese l’odierna denominazione nel 1937 e 2 anni dopo fu trasferita nell’attuale palazzo.

I Fondi costitutivi sono il Fondo del Risorgimento e il Fondo della Prima guerra mondiale.

Ma spicca tra tutti la collezione mazziniana composta da circa 8.000 autografi di Mazzini, provenienti dalla collezione di Ernesto Nathan.

Voglio anche ricordare una collezione di 41 carte salate, cioè di scatti fotografici fatti dal fotografo Lecchi durante i fatti della Repubblica Romana del 1849, che rappresentano il primo reportage fotografico di guerra di cui siamo a conoscenza” racconta la direttrice.

Ricchissima anche la sezione dei Fondi dei manifesti illustrati.

L’istituto conserva una ricca collezione di manifesti della Grande Guerra e un’importante collezione dei manifesti dell’Età repubblicana che vanno dall’immediato dopoguerra ai giorni nostri”.

Informazioni

Il documentario sulla Biblioteca fa parte della serie di reportage promossi dal Ministero della Cultura e disponibili sui canali social istituzionali e sul profilo Instagram @bibliotecheditalia https://www.instagram.com/tv/CeA_ShGsCwR/.

The Parallel Vision ⚭ ­_ Redazione)

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