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L’industria dell’arte in Italia vale 1,46 miliardi di euro

Franceschini: “L’industria dell’arte occupa per l’Italia un ruolo strategico”

C’è un grande spazio di crescita per l’industria dell’arte in tutto il mondo e l’Italia deve avere un ruolo di guida“.

Lo ha detto il ministro della cultura Dario Franceschini intervenendo a Palazzo Rospigliosi, alla presentazione della ricerca “Arte: il valore dell’Industry in Italia“.

Lo studio è stato realizzato dall’Osservatorio di Nomisma, in collaborazione con Intesa San Paolo e promossa dal gruppo Apollo.

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Photo by Steve Johnson on Pexels.com

Un’industria da 1,46 miliardi di euro per 3,78 miliardi di indotto

L’industria dell’arte in Italia genera un volume d’affari pari a 1,46 miliardi di euro, con un impatto complessivo economico sul Paese di 3,78 miliardi di indotto e dà lavoro a circa 36mila addetti nell’intera filiera produttiva (Agi.it).

Sul piano europeo, l’Italia rappresenta il 2% del mercato rispetto alle vendite a valore delle opere d’arte, quota che sale al 6% con l’uscita di UK dall’UE.

“Aumentare investimenti e crescita del settore”

Lo sforzo che le istituzioni culturali devono compiere” ha proseguito il ministro “è quello di lavorare affinché, oltre alla doverosa tutela del patrimonio che ci hanno lasciato le generazioni precedenti, si creino le condizioni per aumentare gli investimenti e la crescita di questo settore“.

In particolare ora, nel momento della ripartenza dopo le grandi difficoltà attraversate dal settore a causa dell’emergenza“.

Per questo è fondamentale ridurre al minimo la burocrazia e scommettere sulle nuove professioni della cultura“.

La semplificazione avrà un ruolo chiave

Per quanto riguarda la semplificazione chiesta dagli operatori, Dario Franceschini ha ricordato: “Le norme introdotte alcuni anni fa avevano l’intento di sbloccare il mercato“.

In parte sono state applicate e in parte faticano a trovare attuazione“.

Ma abbiamo l’impegno di lavorare perché vengano applicate, come quelle della soglia di valore e del passaporto delle opere d’arte“.

Ci sono molte cose da fare anche per introdurre nuove norme di semplificazione. Con il Recovery il Paese va in questa direzione“.

Troppe volte in passato il pubblico ha interpretato come totalizzante il compito della tutela, ma si è dedicato molto poco a conciliarla con la crescita e la creazione di posti di lavoro“.

È quello che faremo. Inoltre il fatto che non ci sia nessuna fiera di antiquariato nel sud del Paese è un’anomalia, ne parlerò con i sindaci del Mezzogiorno”, ha concluso Franceschini.

The Parallel Vision ⚭ ­_ Redazione)

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