Cultura

Al via l’Osservatorio MiC dedicato alla parità di genere

Al via Osservatorio del Ministero della Cultura sulla parità di genere

Con un decreto del Ministro della Cultura Dario Franceschini sono stati nominati i membri dell’Osservatorio per la parità di genere del MiC che avvierà così la sua attività.

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Photo by Katie Salerno on Pexels.com

Il ruolo dell’Osservatorio

L’Osservatorio è composto da 15 membri – esperti delle politiche di genere e rappresentanti dei settori di competenza del Ministero – che avranno il compito di fornire consulenza e supporto nell’elaborazione e attuazione di politiche per la parità di genere, nonché attività di ricerca e monitoraggio negli ambiti di competenza del Ministero.

L’Osservatorio dovrà anche individuare e proporre buone pratiche, promuovere la formazione, la conoscenza e la cultura delle pari opportunità.

I componenti resteranno in carica per 3 anni e potranno essere rinnovati.

La partecipazione alle attività dell’Osservatorio non dà titoli a compensi, gettoni di partecipazione, indennità di alcun tipo.

I membri dell’Osservatorio di genere

Dell’Osservatorio faranno parte:

  • Celeste Costantino, in qualità di coordinatrice
  • Eleonora Abbagnato
  • Stefano Accorsi
  • Flavia Barca
  • Maria Pia Calzone
  • Cristiana Capotondi
  • Cristina Comencini
  • Ricardo Franco Levi
  • Linda Laura Sabbadini
  • Souad Sbai
  • Berta Maria Zezza

Inoltre ci saranno anche i Direttori generali del MiC del Cinema e audiovisivo, della Creatività contemporanea, dei Musei e dello Spettacolo.

I traguardi raggiunti in Europa

Sull’argomento, la Commissione Europea si batte da molto tempo e negli ultimi decenni l’UE ha compiuto notevoli progressi in materia di parità di genere. Questo è dovuto a:

  • norme sulla parità di trattamento
  • l’integrazione della dimensione di genere in tutte le altre politiche (gender mainstreaming)
  • misure specifiche a favore delle donne

Tra le tendenze incoraggianti sono stati constatati un maggior numero di donne nel mercato del lavoro e progressi nell’acquisizione di una migliore istruzione e formazione.

Persistono tuttavia le disparità di genere e nel mercato del lavoro le donne continuano a essere sovrarappresentate nei settori peggio retribuiti e sottorappresentate nelle posizioni apicali.

Strategia per la parità di genere 2020-2025

La strategia dell’UE in merito alle politiche per la parità di genere tiene fede all’impegno della Commissione von der Leyen per un’Unione dell’uguaglianza.

La strategia presenta gli obiettivi strategici e le azioni volte a compiere progressi significativi entro il 2025 verso un’Europa garante della parità di genere.

La meta è un’Unione in cui le donne e gli uomini, le ragazze e i ragazzi, in tutta la loro diversità, siano liberi di perseguire le loro scelte di vita, abbiano pari opportunità di realizzarsi e possano, in ugual misura, partecipare e guidare la nostra società europea.

Gli obiettivi principali sono:

  • porre fine alla violenza di genere
  • combattere gli stereotipi sessisti
  • colmare il divario di genere nel mercato del lavoro
  • raggiungere la parità nella partecipazione ai diversi settori economici
  • affrontare il problema del divario retributivo e pensionistico
  • colmare il divario e conseguire l’equilibrio di genere nel processo decisionale e nella politica

The Parallel Vision ⚭ ­_ Redazione)

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