“Il fazzoletto di Desdemona” di Mastria in mostra fino al 21 aprile
Fino al 21 aprile 2021 la Biblioteca Vallicelliana presenta, nel Salone Borromini, “Il fazzoletto di Desdemona“, installazione di Emanuela Mastria a cura di Michela Becchis, che si inserisce all’interno della rassegna Opera 00|20 a cura di Paola Paesano.
L’installazione è composta da 100 elementi scultorei fluttuanti di porcellana bianca: ogni scultura è realizzata attraverso una particolare lavorazione che prevede l’impressione di merletti e raffigura un fazzoletto da donna con le iniziali, scritte in rosso, della persona a cui è dedicato.
Se osservata in controluce, la traccia lasciata dai merletti sulla superficie della porcellana restituisce un effetto visivo analogo alla filigrana nella carta.

Una riflessione sul femminicidio
L’installazione, sospesa e fluttuante nello spazio monumentale della Biblioteca, è una riflessione sulla tematica del femminicidio: “Il fazzoletto di Desdemona“, che dà il titolo all’opera, è il punto di partenza della ricerca dell’artista su questo tema.
Come scrive la curatrice Michela Becchis: “Desdemona è una giovane donna ribelle. È la creatura che per antonomasia non rappresenta solo una muta vittima, ma è colei che decide, che entra consapevolmente in una relazione di reciproca seduzione, ma le cui decisioni, proprio in quanto tali, vengono descritte dagli uomini come tradimento“.
“Né Desdemona, né nessuna altra donna uccisa è una vittima a priori, è dentro lo squilibrio tragico e oltraggioso della relazione che diviene vittima”.
E così “(…) parte da qui Emanuela Mastria: quel fazzoletto considerato semplice, privo di sensi, privo di passato e di storia se non di un ‘ben misero’ vociare inutile e dannoso è quanto racchiude in realtà tutta la densità di un vissuto, di emozioni incontenibili, della incapacità, della violenza, dell’indicibile“.
“Sbaglierebbe chi considerasse i suoi fazzoletti di porcellana delle raffinate sineddochi, ciascuno di essi è invece la monumentalizzazione del torto ed è per questo che in quelle piccole iniziali in rosso, nella delicatezza di decori e merletti ciascuno diverso, irripetibile, consiste una vita“.
“Mastria oppone la grazia, una delicatezza che tanto più costringe lei al confronto e alla non facile relazione nel plasmare la materia, tanto più diviene corpo nella cui trasparenza rinveniamo il racconto di ciascuna singola donna“.
“Un racconto limpido e tragico che si oppone alla narrazione opaca e oscura di ogni Orfeo, che Shakespeare stesso appella sooty, fuligginoso, e nulla c’entra il colore della pelle“.
“Nessuno di quei fazzoletti, bianchi e traslucenti, è un frammento, tutti insieme sono una potente narrazione corale e ciascuno è un testo che l’artista scrive proprio in quella trasparenza di ogni fazzoletto che ci concede di vedere una filigrana, quell’elemento che identifica il luogo privilegiato dei racconti, la carta” conclude la curatrice.
INFO MOSTRA
– Titolo:
“Il fazzoletto di Desdemona – Installazione di Emanuela Mastria”
– A cura di:
Michela Becchis
Opera 00|20: a cura di Paola Paesano
– Dove:
Biblioteca Vallicelliana, Salone Borromini
Piazza della Chiesa Nuova 18, 2° piano
– Durata:
Fino al 21 aprile 2021
– Orario visita:
Dal lunedì al venerdì su prenotazione: 06-68802671 oppure b-vall.promozione@beniculturali.it. Sabato e domenica chiuso
– Biglietti:
Ingresso libero
– Info:
b-vall.promozione@beniculturali.it
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