Musica

#Intervista: Il primo disco di ESC e il video in esclusiva per Parallel

Intervista a Esc, giovane cantautore romano all'esordio discografico con "Argonauta". In esclusiva il video unplugged di "Via delle Palme"

“Argonauta” è il primo disco di ESC. In esclusiva il video di “Via delle Palme”

Storie di vita, percorsi mentali e leggerezza. “Argonauta” porta la firma di Francesco Botti, in arte ESC, giovane cantautore romano figlio dell’Accademia musicale di Mogol che debutta il prossimo 22 maggio con un disco autoprodotto dopo una buona esperienza di palco accanto a Sick Tamburo, Ros, KuTso, Bologna Violenta.

Dopo la laurea in ingegneria, Francesco si trasferisce a Modena ed è proprio lì che compie i passi più importanti attraversando una nuova fase di scrittura, che si conclude con la produzione di una serie di inediti.

Dopo il primo singolo “La principessa sul triciclo“, domani martedì 5 maggio esce in radio il nuovo “Via delle Palme” che oggi vi presentiamo in esclusiva, in versione unplugged, per The Parallel Vision.

esc-cantautore-argonauta

Ciao Francesco e grazie per questo tempo virtuale insieme. Manca ormai davvero poco all’uscita del tuo disco, “Argonauta”. Anche tu senti di essere un navigatore avventuroso?
Ciao e grazie a voi per le domande. Ho sempre scelto di dedicarmi a cose che mi appassionano, a volte prendendo direzioni impreviste anche per me. Sono molto curioso, e questo forse mi spinge a superare quelli che mi sembrano limiti più mentali che reali.

Argonauta” non è venuto meno a questa regola, diciamo. Negli anni che lo hanno preceduto mi sono dedicato a tutt’altro e ho poi iniziato a realizzarlo quando meno me l’aspettavo, per quanto non abbia mai smesso di cercarlo. Non sono avventato però, rifletto molto sulle mie decisioni prima di prenderle.

Lo spazio che esplori è quello musicale. Quando hai capito che la tua anima aveva bisogno di esprimersi così?
Mi è stato sempre chiaro, da quando mi ricordo. E l’ho espresso da subito cantando. Già da bambino scrivevo mini canzoni ispirandomi a quello che ascoltavo e appena ho potuto ho iniziato a studiare musica. Il difficile è stato trovare una mia espressione personale che mi rendesse soddisfatto.

esc-cantautore-argonauta

La principessa sul triciclo” è il singolo uscito da pochissimo: una filastrocca in musica fra le piccole cose perse e quelle da ritrovare senza mai farsi ingabbiare dalla fretta e, magari, inaspettatamente. Puoi dirci qualcosa in più di questo brano?
La canzone nasce da un mio reale ricordo, una ragazza che vagava per le strade di una cittadina inglese su questo “triciclo delle principesse”. Avevo avuto con lei una discussione perché il triciclo in questione, che aveva comprato sul posto, era piuttosto costoso e a me era sembrato un acquisto folle.

Nonostante questo, la bellezza dell’immagine è ciò che mi è rimasto impresso nel tempo. Da qui l’idea di scrivere un pezzo dove la principessa sul triciclo rappresenta la parte fragile, la ricerca più intima, a cui bisogna mostrare rispetto. In questo senso, per me, la principessa sul triciclo è la musica stessa.

Via delle Palme” è il nuovo singolo in rotazione dal 5 maggio. Una canzone fresca, sostenuta da un ritmo avvincente e che parla di speranza, di amore, di nuove possibilità. Come nascono testo e titolo?
Via delle Palme” è una dedica al posto in cui passo gran parte delle mie vacanze estive. Ognuno ha il suo posto del cuore in questo senso e anch’io ho il mio, Via delle Palme esiste davvero!

Il testo è venuto da sé in questo caso, ho raccolto una serie di fotografie e sensazioni legate ai giorni spesi tra spiagge, locali e notti insonni. E nel ritornello ho voluto esprimere il senso ciclico che mi trasmette e che credo si rifletta in molte altre esperienze: ci si tuffa nelle cose, ci si abitua, dopo un po’ ci si stufa e si ricomincia il giro.

È stato interessante per me vedere come questo concetto si mescolasse con la particolare situazione che stiamo vivendo, ora che la stanchezza si fa sentire e c’è grande voglia di un nuovo inizio.

Via delle Palme è “un posto della mente”, è il senso di liberazione che quando non viviamo ci spinge a cercarlo, una magia che si rinnova perché siamo noi ben contenti di permetterglielo.

“VIA DELLE PALME”, IL VIDEO UNPLUGGED IN ESCLUSIVA PER THE PARALLEL VISION

“Via delle Palme”

Ascoltando il tuo lavoro discografico si rimane colpiti dalla grande eterogeneità della proposta dei brani che ne costituiscono la trama. È come fare un viaggio attraverso gli stili musicali che raccontano il panorama artistico contemporaneo. Cosa ne pensi?
Il disco è il risultato di un bilanciamento tra uno stile di scrittura più classico e un sound che invece includesse elementi più vicini alla produzione elettronica.

Questo ha sicuramente portato a varie sfumature di colore, senza però creare frammentazione secondo me. Per come vedo l’album, è come se avessimo mescolato questi 2 elementi in quantità diverse nelle varie tracce. Ed è proprio questo aspetto, insieme ai testi, a dargli la sua identità. 

esc-cantautore-argonauta

Quali sono i tuoi riferimenti stilistici musicali?
La cosa che ha sbloccato la scrittura delle canzoni e che ha portato ad “Argonauta” è stata un po’ l’emanciparmi da determinati modelli che avevo in testa e che in qualche modo cercavo di emulare. Ci sono molti artisti che si può dire mi abbiano formato e a cui sono molto affezionato nel cantautorato, nel pop e nell’elettronica ma nessuno che costituisca in questo momento un vero e proprio riferimento.

Il tuo processo creativo come si concretizza: quando componi, a cosa ti ispiri, a chi ti rivolgi?
Le canzoni in questo disco sono arrivate più o meno tutte nello stesso periodo, le ho scritte nella stessa stanza, in salotto, con la chitarra.

Per ognuna di queste è sempre partito tutto da un tema centrale, un’immagine o un personaggio che si sono velocemente trasformati in testo e in melodia e ai quali si è agganciato il resto delle note e delle parole.

Ma non so se sarà sempre così e già in questo periodo sto scrivendo in maniera diversa. A volte sono le parole a guidare la melodia, altre volte il contrario. 

Mamma Roma Ciao” è una dichiarazione d’amore per la tua città?
Eh, bella domanda. Sì, sicuramente è una dichiarazione d’amore, ma con la consapevolezza di un amore con dei problemi da risolvere. Ho sempre creduto che una città si possa guardare con gli occhi della bellezza e con gli occhi della praticità, del quotidiano.

Roma prende 10 a mani basse per quanto riguarda la prima prospettiva, ma mi ha sempre sollevato dubbi sulla seconda, in particolare sulla sua capacità di supportare i progetti dei suoi figli.

Chi vuoi ringraziare e a chi dedichi il tuo nuovo disco?
Sicuramente ringrazio Alberto Paderni, che oltre ad aver prodotto il disco è stato di grande supporto durante tutto il percorso di lavorazione.

Antonio Pagano, che mi ha aiutato a credere ancora di più in queste canzoni e in questo progetto.

I musicisti che mi accompagnano dall’inizio del percorso e tutte le persone che hanno aiutato il progetto, anche con le critiche. Il disco lo dedico ai miei amici Argonauti e a tutti gli altri argonauti in viaggio.

The Parallel Vision ⚭ _ Raffaella Ceres)

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: