È stato presentato pochi giorni fa l’Annuario dello Spettacolo di SIAE che ogni anno fornisce una panoramica completa dei dati puntuali e aggiornati relativi a cinema, teatro, concerti, sport e ad ogni altro genere di spettacolo nel nostro Paese.
Per il 2018 il film campione d’incassi è stato “Bohemian Rapsody“, mentre lo spettacolo risultato in vetta alla top 10 per il teatro è stato “Mary Poppins“. Per quanto riguarda i concerti di musica leggera, in testa alla classifica 2018 si posiziona Eminem con la data del 7 luglio nell’ex Area Expo – Open Air Theatre di Rho. Per la lirica, è al primo posto l’”Aida“ di Giuseppe Verdi con 15 rappresentazioni all’Arena di Verona. Tra i libri, “Un capitano” di Francesco Totti con Paolo Condò è il volume più stampato dello scorso anno.
Dal punto di vista territoriale, il Nord si conferma il vero motore del Paese, con una crescita cospicua sia della spesa al botteghino (+5,21%) sia della spesa del pubblico (+8,35%). Al Centro, invece, la spesa al botteghino risulta più contenuta (+2,64%) e la spesa del pubblico registra addirittura una flessione significativa (-4,41%). Segno negativo al Sud e nelle Isole sia per gli incassi al botteghino (-5,06%) che la spesa del pubblico (-2,68%).
Tra le città metropolitane, Milano è sempre più protagonista in quasi tutti i settori dello spettacolo e dell’intrattenimento. Roma appare ancora al top per il numero di eventi organizzati (oltre 460mila contro i 324mila del capoluogo lombardo) ma cede il primato per gli ingressi (Milano ne ha 1 milione e mezzo in più) e soprattutto rispetto agli indicatori economici. Milano fa registrare 404 milioni di euro di spesa al botteghino mentre Roma si ferma a 340. Parallelamente, la spesa del pubblico a Milano sfiora i 757 milioni contro i 417 della capitale.
Queste le classifiche dei capoluoghi più attivi dal punto di vista culturale per l’Osservatorio SIAE 2018:
– Numero di spettacoli per provincia
1) Roma – 460.443
2) Milano – 324.441
3) Torino – 182.629
4) Napoli – 150.255
5) Firenze – 102.042
– Spesa al botteghino (espone le somme che gli spettatori corrispondono per poter accedere al luogo di spettacolo, ovvero la spesa per l’acquisto di biglietti e abbonamenti)
1) Milano – euro 403.892.868,68
2) Roma – euro 339.170.749,54
3) Torino – euro 173.434.045,07
4) Verona – euro 168.612.512,86
5) Firenze – euro 96.777.311,99
– Spesa del pubblico (molte volte il prezzo del biglietto e dell’abbonamento rappresentano soltanto una parte delle somme che il pubblico paga per la fruizione dello spettacolo. Altre voci di spesa possono concorrere a definire l’importo della spesa complessiva del pubblico: i costi della prevendita dei biglietti, le prenotazioni di tavoli, il servizio guardaroba, le consumazioni al bar, ecc)
1) Milano – euro 756.702.026,23
2) Roma – euro 417.384.792,63
3) Verona – euro 322.249.394,49
4) Torino – euro 291.415.043,07
5) Genova – euro 166.118.989,41
– Volume d’affari (oltre alle somme che provengono dai partecipanti, l’organizzatore può conseguire altri proventi da soggetti che partecipano economicamente alla realizzazione dello spettacolo: sono gli introiti per prestazioni pubblicitarie, sponsorizzazioni, contributi pubblici e privati, riprese televisive, ecc. La spesa del pubblico, sommata agli altri importi conseguiti dall’organizzatore, determina il volume d’affari)
1) Milano – euro 1.023.259.440,09
2) Torino – euro 552.571.310,97
3) Roma – euro 432.756.810,05
4) Verona – euro 387.596.447,15
5) Firenze – euro 292.098.557,98
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