Laura Chilivani, “Il nido è dentro“, terracotta, 2016
Dimorare, sostare nello spazio ristretto è in connessione con le azioni latenti dell’inconscio, disvelamento del nodo insoluto che lega la nostra anima. È il filo della vita che ci indica la via apparentemente contraddittoria tra solitudine e libertà. Lasciati soli, in contatto con l’oltre.
La pittura è per l’artista condizione primaria per agire nel contemporaneo, verso una scelta che pone l’uomo al centro di sé stesso, svuotato dalle sue sovrastrutture, lasciato solo e indefinito: conquista delle coordinate emotive, ricerca consapevole del limite tra l’indefinito dell’inconscio e la precisione delle sensazioni che ne emergono.
La tecnica espressiva è legata ai materiali tradizionali, la densità dell’olio, l’opacità degli acrilici, le trasparenze dell’acquerello, il modellaggio; il processo creativo è strettamente correlato al disegno dal quale distilla la propria originale figurazione.
L’attività pubblica di Laura si inaugura con la mostra personale “Cogli la brezza” nel 2016 al PAN – Palazzo delle Arti di Napoli, con il patrocinio del Comune di Napoli. Da allora numerose sono state le esposizioni personali e collettive.
(© The Parallel Vision ⚭ _ Redazione)