Giovedì 7 marzo si è svolta la quinta serata di Non è mica da questi particolari che si giudica un cantautore sempre dal salotto di ‘Na Cosetta, in un clima quasi primaverile. I componenti della giuria per questa puntata sono stati Michele Neri per la composizione musicale, Alberto Menenti per l’interpretazione e il cantautore romano Pino Marino che, oltre a valutare la parte dei testi, ha anche firmato la traccia di questa puntata:
“Non serve dirti quello che già sai,
provo a farti vedere
quello che non vedo nemmeno io.
(Se questi siamo noi, siamo qui per questo)”
La competizione si è aperta con Lorenzo Lepore e la sua “La Giostra”, un viaggio mentale che ci ha portato all’interno della sua testa, seguito da Claudio Cirillo con “La fregatura”, una dolce e delicata canzone per un amore che finisce, nel suo stile fra il recitato e il cantato. Le Foglie nella loro “Maieutiké” hanno dipinto un poetico ritratto di uno zio considerato un maestro, mentre Edy Paolini ha raccontato con la suggestiva “Tra le stelle” della difficoltà di comunicare.
Luca Guidi nel tentativo di riacciuffare il primo posto lasciato nella scorsa serata ai Cartabianca ha incantato la platea con “Senza titolo”, nato con l’idea che questo pezzo si lasci raccontare da chi l’ascolta, bello e sognante. La prima ospite a salire sul palco è stata Paola Bivona accompagnata da Walter Silvestrelli al basso ed entrambi componenti del collettivo AdoRiza. Un duo tosco-lucano che ha presentato l’inedito “Ruggine”, seguito da una filastrocca brasiliana musicata.
La gara è ricominciata con i Cartabianca, primi in classifica che, stupendo ancora, si sono reinventati con la loro “In giro”, interessante e con un sound cantautorale vecchio stile, che è stata accolta dal pubblico con un applauso scrosciante. Annibale ha tentato di recuperare la sua assenza nella scorsa serata con una canzone che s’interroga sull’identità, suonata in modo poderoso con la sua chitarra, mentre Antonio Mantino ha raccontato nell’evocativa e toccante “Occhi nel buio” di un uomo che illustrando alla sua donna non vedente il mondo, impara a vedere lui stesso in modo diverso.
L’undicesimo uomo per questa quinta serata di Non è mica è stato Giuliano Negro, autore di una canzone sussurrata e romantica, a chiusura di una competizione ancora una volta senza la presenza di Valeria Vil e Caffellatte.
I versi che facevano da guida per il quinto episodio del contest suggerivano una riflessione sulle relazioni ed è stato ancora l’amore in ogni sua declinazione l’argomento più trattato dai partecipanti, che stanno diventando sempre più incisivi scrivendo canzoni che, tornati a casa, ti viene voglia di riascoltare ancora e ancora.
Mentre si contavano i voti della giuria e del pubblico è salita sul palco la seconda ospite della serata: Agnese Valle ha cantato prima “L’ultima lettera dell’astronauta” e poi un brano scritto a 4 mani con Pino Marino, a sorpresa all’accompagnamento al piano. Agnese, inoltre, presenterà il suo nuovo video “Il tonno” durante il concerto di domani sera a L’Asino che Vola.
A conteggi ultimati i preferiti dal pubblico sono stati i Cartabianca, premiati anche dalla giuria di qualità in ex-aequo però con Luca Guidi.
La classifica provvisoria:
1) Cartabianca
2) Luca Guidi
3) Lorenzo Lepore
4) Claudio Cirillo
5) Antonio Mantino
6) Le Foglie
7) Edy Paolini
8) Nicolò Annibale
9) Valeria Vil
10) Caffellatte
L’appuntamento è per giovedì 11 aprile con la traccia scritta dal poeta, scrittore, regista e paesologo Franco Arminio:
“C’è amore se c’è attesa
di amare:
io porto l’infanzia,
tu porti il cielo
e il mare”.
(© The Parallel Vision ⚭ _ Valentina Dispari)
(Foto: © Luana Iorillo)