“La stella di casa”, commedia scritta, interpretata e diretta da Danilo De Santis e prodotta dal Teatro Stabile d’Abruzzo, sarà in scena al Teatro Golden fino a domenica 17 marzo.
È il quarto anno consecutivo in cui De Santis porta un suo spettacolo sul palco del Teatro Golden con il consueto successo – la prima era sold out con settimane di anticipo – ma questa volta alla penna brillante e divertente dell’autore, attore e regista si è affiancata quella femminile e fresca di Brunilde Gambaro, blogger e autrice del romanzo “Aspettami: l’amore inventato è un piano perfetto” (Edizioni Nobook), al suo esordio come coautrice teatrale.
In scena oltre all’autore c’è Roberta Mastromichele (attrice, danzatrice, coreografa e direttrice artistica per show italiani e internazionali) che per l’occasione è Isabel, fidanzata di Gustavo, attrice come lui, che arriva sempre seconda ai provini vedendosi superare ogni volta dalla stessa rivale, presa al suo posto come prima scelta. Nadia Rinaldi e Francesca Milani si alternano invece sul palco (a seconda dei giorni di spettacolo) nel ruolo di Paola, la vicina di casa della coppia, fissata con le serie tv e soprattutto fan di Alessandro Borghi.
Francesco, l’edicolante che si sveglia prima dell’alba ogni mattina e marito di Paola, è interpretato da Pietro Scornavacchi, un attore che lavora da quasi trent’anni nel teatro, nel cinema e nella televisione, al terzo anno di militanza nella compagnia di De Santis.

“La stella di casa” racconta di 2 coppie di vicini. Da una parte ci sono Gustavo e Isabel, giovani attori che non riescono ad arrivare al successo desiderato e si trovano improvvisamente a doversela cavare senza più i soldi che mensilmente mandava loro il padre di lei. Isabel è sempre più scoraggiata e portata a cambiare vita, mentre Gustavo è fermamente convinto che il pensiero positivo e il potere delle affermazioni possano finalmente condurli alla svolta che aspettano da tanto.
Sullo stesso pianerottolo si trova un’altra coppia, Francesco e Paola, di mezza età, grande lavoratore lui e casalinga lei che, elettrizzati all’idea di avere questi vicini che credono molto più famosi e “inseriti” nello show-business di quanto non siano, insistono per averli sempre più spesso a cena da loro.

Ed è così che inizia questa improbabile amicizia, fino alla telefonata che sta effettivamente per cambiare le loro vite, ma non come spera Gustavo… o forse no? Amore, ammirazione, invidia, orgoglio e bugie si intrecciano in uno spettacolo divertente e mai scontato, pieno di cenni al cinema d’autore che ha fatto la storia ma anche di riferimenti moderni, soprattutto con “Suburra” che è la serie più seguita da Paola e Francesco.
Una delle cose che merita più plauso è sicuramente la scelta di come raccontare il finale, che non vi svelerò: negli ultimi 10 minuti di spettacolo lo spettatore si trova almeno 3 volte a pensare di aver intuito come finirà e verrà smentito e stupito in un crescendo emotivo ed esilarante. “La stella di casa” ha tempi scenici perfetti, il palco è sicuramente dominato da Danilo De Santis, trascinante ma anche preciso, che si muove con naturalezza ed è palese in lui un talento naturale che gli si agita dentro.
Roberta Mastromichele nel ruolo di Isabel è bellissima e fragile, ma anche abile nel far tirare fuori le unghie al suo personaggio quando lo scenario improvvisamente cambia. Pietro Scornavacchi è portatore sano di mestiere e misura e interpreta Francesco sviluppandolo in un modo che non può non destare sincera empatia. C’è Nadia Rinaldi ad impersonare Paola quando sono stata ad assistere allo spettacolo, attrice che con naturalezza ed esperienza fa emergere via via i lati diversi del carattere della vicina casalinga, dai più divertenti ai più inquietanti.
Da segnalare anche le voci fuoricampo di Lucia Ocone, Giorgia, Lillo e Greg e l’amichevole partecipazione straordinaria di Alessandro Borghi, evocato durante tutto lo spettacolo. Trovo sia confortante che commedie di questo calibro, giovani e di qualità, abbiano uno spazio fisso nel cartellone annuale di un teatro di prestigio come il Golden e auguro a “La stella di casa” una lunga vita e la fortuna che merita.
(© The Parallel Vision ⚭ _ Valentina Dispari)