“E ringraziate che ci sono io, che sono una moltitudine…” scriveva Andrea Pazienza. Che magari lo sognava, ma di certo non poteva sapere che un giorno sarebbe nato l’ARF! Festival e che quest’anno la manifestazione festeggia la sua seconda edizione al Macro di Testaccio.
E sarà proprio una moltitudine composta da disegnatori, fumettisti, sceneggiatori e designer che dal 20 al 22 maggio è pronta a invadere la Pelanda, all’interno della grande istituzione culturale romana. L’ARF! ha aperto i battenti stamattina alle 10, ulteriormente cresciuto e arricchito rispetto alla scorsa edizione.
Tantissimi gli espositori presenti, da Star Comics a Panini, dalla Scuola Romana dei Fumetti a Magic Press, passando per Bao Publishing, Sergio Bonelli Editore, Scuola Internazionale di Comics e molti altri.
Ricchissima anche la squadra di autori che interverranno durante i tre giorni del festival. Tra i tantissimi saranno presenti Gipi, Marco Rizzo, Elisabetta Romagnoli, Roberto Recchioni, Annalisa Leoni, Laura Scarpa, Zerocalcare e Rita Petruccioli.
Proprio Rita, che ho avuto il piacere di intervistare in occasione dell’uscita di “Rock Motel” (Squame), sarà protagonista della mostra “Prima le Donne e i Bambini” e dell’incontro “Come ho fallito la mia fuga dal fumetto“, presentato da Mauro Uzzeo.
Previsto inoltre un evento con Gabriele Mainetti, il regista di “Lo Chiamavano Jeeg Robot“, la consegna del Premio Lorenzo Bartoli, una conferenza sull’arte di tradurre fumetti e le mostre di Sara Pichelli, Leo Ortolani, LRNZ, Cristina Portolano e la collettiva “Ascendente indipendente“.
ARF! Festival è aperto dalle 10 alle 20. Il costo del biglietto giornaliero è di 10 Euro, mentre l’abbonamento ai 3 giorni dell’evento è di 21 Euro. C’è anche la possibilità di acquistare un tagliando valido sia per il festival che per la mostra di Hugo Pratt al costo di 18 Euro.
A QUESTO LINK è possibile comprare online i biglietti direttamente dal sito. Ulteriori dettagli sull’ARF! Festival sono disponibili collegandosi alla Pagina Facebook Ufficiale della rassegna oppure andando su www.arfestiv.al.