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Mostre Roma aprile 2024, il weekend della Capitale

Mostre a Roma aprile 2024: 11 mostre scelte dalla redazione per capire cosa fare a Roma questo weekend

Mostre Roma aprile 2024, il weekend della Capitale. 11 proposte

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Laika, “Bump check”

Cosa fare a Roma questo weekend?

Per l’arte contemporanea, Roma pullula come sempre di proposte culturali per i vostri giorni di svago e leggerezza.

The Parallel Vision segue molto attentamente soprattutto quegli spazi piccoli e medi che scoppiano di creatività e iniziative da non lasciarsi sfuggire.

Tra le tantissime mostre a Roma aperte in questi giorni ne abbiamo scelte 11 che ci sembravano particolarmente interessanti.

Vi auguriamo uno splendido fine settimana romano pieno di arte e cultura.


Mostre a Roma aprile 2024: le nostre proposte

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“Legami”, personale di Luca Valerio D’Amico – Palazzo Velli Expo

Le opere di Luca Valerio D’Amico mostrano una varietà di interpretazioni del concetto di legame, sia esso legato alla famiglia, all’amicizia o all’amore.

Alcune opere si focalizzano sulle emozioni che scaturiscono dai legami, mentre altre esplorano il senso di appartenenza e di reciproco sostegno che i legami possono offrire. 

Un’alternanza di lavori dove il tratto distintivo di D’Amico gioca con il micro e con il macro della tela.

Un dialogo visivo che abbraccia il bidimensionale e il tridimensionale.

L’illuminazione e l’ambientazione contribuiscono a creare un’atmosfera suggestiva e coinvolgente, che invita il pubblico a immergersi nelle opere esposte.

E a riflettere sul significato dei legami nella propria vita.

Informazioni


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“¡Qué pena!” e “Trama”, doppia personale di Josefina Alen e Martín Fernández – Gilda Lavia

Josefina Alen realizza i suoi lavori su cartapesta e carta di giornale e presenta una nuova serie di pitture nelle quali la memoria ha un ruolo centrale.

Attraverso i ricordi ingrandisce, deforma e ricolloca oggetti di uso quotidiano, spesso ispirati da un immaginario pop degli anni ’90.

Fernández utilizza invece il disegno come piattaforma espressiva creando un linguaggio in cui convivono immaginari di diversa natura.

Sfondi neri, geometrie marcate, scale dissolte e reticoli trasformano i suoi disegni in spazi psichici.

Espressioni di un immaginario simbolico e cangiante che invita l’osservatore a immergersi in questa progressione planimetrica.

Informazioni


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“Sequences”, personale di Federico Arcuri – EmmeOtto Arte

Arcuri indaga, in maniera profonda, la differenza tra “individuo” e “persona” per comprendere l’identità umana.

Il tutto attraverso una serie di riflessioni sul significato intrinseco delle 2 parole.

Mentre la prima distingue l’aspetto fisico e biologico di ognuno di noi che ci rende diversi agli occhi degli altri, la seconda considera l’esperienza umana.

La totalità delle caratteristiche emotive, sociali, culturali, psicologiche, la ricchezza dell’interiorità, la dimensione soggettiva.

L’artista traspone la vasta e variegata identità umana nella sua traduzione artistica.

In che modo? Sottolineando l’unicità e la complessità del singolo attraverso le proprie esperienze e relazioni.

E interrogandosi sulle “sequences” del DNA, una successione di informazioni, legami e mappe che parlano di “noi” e del nostro essere diversi.

Informazioni

  • Galleria EmmeOtto Arte – Via di San Pantaleo 66
  • Fino al 31 maggio 2024
  • Mail: info@emmeotto.net

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“The young ones”, mostra collettiva – Von Buren Contemporary

La mostra esamina il lavoro di 5 artisti emergenti di età inferiore a 27 anni:

  • Daniele Antoniazzi
  • Mattia Barbalaco
  • Olmo Gasperini
  • Lau_Lana
  • Andrea Luzi

Per completare la line-up dei giovani talenti, Von Buren Contemporary ha scelto inoltre l’aspirante critica d’arte italiana Anna Gasperini per scrivere il testo di presentazione.

Ciascuno degli artisti selezionati cerca di offrire una nuova interpretazione dei mezzi tradizionali o è impegnato a sperimentare materiali non convenzionali.

Tutti stanno creando lavori di alta qualità in modo costante, con disciplina e dedizione, sviluppando uno stile riconoscibile nella loro già copiosa produzione.

Elementi chiave questi che promettono bene per il loro futuro.

Informazioni


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“ROund trip in tiME”, mostra collettiva – Rosso20sette Arte Contemporanea

Rosso20sette arte contemporanea presenta la mostra “ROund trip in tiME: Laika / Shepard Fairey / Keith Haring“, accompagnata da un testo di Edoardo Marcenaro.

ROund trip in tiME” è un viaggio nella street art che inizia negli Stati Uniti nel 2023.

E andando indietro nel tempo termina nel 1984 a Roma.

Un vero e proprio voyage à rebours.

Il fattore comune delle opere di Laika, Obey e Haring e di tutti gli street artist che realizzano lavori per la strada in giro per il mondo, è l’effetto sorpresa di una nuova opera nel momento in cui compare sul muro sotto casa“.

Sensazione che ho avuto recentemente la fortuna di vivere con l’opera di LaikaLe lacrime di Kabul‘ in prossimità di una sede di Emergency a Roma“.

Così Edoardo Marcenaro nel suo testo critico.

Informazioni


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“Dolci assenze”, personale di Giada Rotundo – Galleria Triphè

L’operare di questa giovane artista aspira a una sorta di “magia” tale per cui il contenuto dei suoi lavori non arriva mai a essere sovrastato dalla pittura.

Siamo in presenza di elaborati artistici che, nella loro semplicità segnica, si fanno austeri, quasi sospesi ed eterei, in una sorta di stimolante eclissi.

La mostra di Giada Rotundo propone una serie di opere che vanno dalla figurazione fino all’astrazione.

Nei lavori dell’artista il silenzio è sempre una componente costante.

Un lavoro artistico minimale che punta diretto allo sguardo e alla mente dell’osservatore.

Proponendosi, così, in tutta la sua essenza.

Informazioni

  • Galleria Triphè – Via delle Fosse di Castello 2
  • Fino al 10 maggio 2024
  • Mail: info@triphe.it
  • Tel: 366-1128107

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“Rino Gaetano” – Museo di Roma in Trastevere

Parte da Roma il viaggio nel mondo di Rino Gaetano con la prima mostra dedicata al grande cantautore che ha segnato un’epoca nella musica italiana.

Iconico poeta dallo stile unico e tagliente, Gaetano ha saputo graffiare società e politica senza mai nascondersi dietro etichette e maschere.

Riuscendo, attraverso pensieri anticonformisti e parole semplici, a portare alla luce gli anni bui della nostra nazione.

Un’esposizione inedita nata dalla ricerca di materiali, molti dei quali esposti per la prima volta, che documentano l’intero cammino artistico di Rino Gaetano.

Arricchita da “tante rarità” di assoluto valore concesse per l’occasione dalla sorella Anna:

  • documenti
  • foto
  • cimeli artistici
  • la raccolta dei dischi
  • video
  • strumenti musicali
  • oggetti
  • abiti di scena

Informazioni


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“Impronte temporali”, personale di Elisabetta Diamanti – ArtSharing

Questa nuova mostra di Elisabetta Diamanti ha il Tempo come concetto di fondo.

Non il tempo di una sola esistenza, ma l’intreccio tra la vita propria, quella dei figli e dei nipoti.

Interrogandosi su cosa resta di noi e di chi ci segue nel mondo e nella vita stessa.

Un progetto che dura da diversi anni e che è stato recentemente ripreso per giungere (forse!) a una forma definitiva.

Le opere ora riunite nascono tutte da una tecnica incisoria altra, al contempo più intima e più immediata, rispetto a quella più solitamente adottata in altri contesti.

Da anni Diamanti ha iniziato a imprimere sulla cera molle gli abiti suoi di bambina e di donna.

Poi quelli della sua gemella, quelli dell’infanzia dei suoi figli e infine quelli dei suoi nipoti.

Nuove opere nate dall’impressione di indumenti intimi sul tessuto di vecchi jeans.

Un percorso a ritroso, in cui dall’involucro esterno si giunge all’ultima difesa, fino a mettere a nudo l’anima.

Informazioni

  • ArtSharing Roma – Via Giulio Tarra 64
  • Opening: sabato 16 marzo 2024 alle ore 17
  • Fino al 6 aprile 2024
  • Web: Artsharingroma.it

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“Una macchina è una macchina”, doppia personale di Vincenzo Agnetti e Tomaso Binga – Galleria Erica Ravenna

Un dialogo tra 2 artisti che, a partire dagli anni ’60, hanno privilegiato l’uso della parola come medium espressivo.

Circa 30 opere, per la maggior parte inedite, intendono mettere a fuoco i punti di contatto tra Agnetti e Binga.

Questi, nonostante non si siano mai incontrati, hanno condiviso linguaggi comuni tra cui:

  • l’uso della poesia
  • le pratiche performative
  • la concezione dell’arte come un’operazione di sintesi

Erano gli anni della sperimentazione, dell’avvento di materiali extra-artistici e di più aggiornate tecnologie.

Tutti elementi che hanno ispirato e influenzato la ricerca nell’ambito dei nuovi linguaggi dell’arte. 

Informazioni


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Kikugawa Eizan, Raccolta moderna di bambini come tesori, 1809, Silografia policroma, 26,3 x 38,6 cm, ©Courtesy of Museo d’Arte Orientale E. Chiossone 

“Il mondo fluttuante. Ukiyoe. Visioni dal Giappone” – Museo di Roma a Palazzo Braschi

La mostra presenta 150 capolavori dell’arte giapponese di epoca Edo, tra il ‘600 e l’800.

Si focalizza su quello che è stato il filone artistico più innovativo del tempo e internazionalmente ancora oggi influente: l’ukiyoe

Letteralmente traducibile come “immagini del mondo fluttuante”, si tratta di un genere pittorico che include rotoli da appendere e da srotolare tra le mani.

Ma anche paraventi di grande formato, dipinti a pennello su seta o carta, oltre a stampe realizzate in policromia con matrice in legno su carta.

Sono rappresentati i più importanti maestri dell’ukiyoe, oltre 30 artisti, a partire dalle prime scuole seicentesche come la Torii.

Fino ai nomi più noti di Kitagawa UtamaroKatsushika HokusaiTōshusai SharakuKeisai Eisen e alla grande scuola Utagawa.

Questa rappresentò l’apice e forse anche il dissolvimento del genere quando i tempi stavano ormai cambiando.

Informazioni


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Dalla collezione Furtwängler – Terracotta, I secolo a.C. Francoforte, Liebieghaus Skulpturensammlung, inv.493 © Frankfurt am Main, Liebieghaus Skulpturensammlung / ARTOTHEK

“Fidia” – Musei Capitolini

La mostra è la prima esposizione monografica dedicata all’artista.

Il percorso storico-culturale accompagna il pubblico attraverso una vasta e preziosa selezione di oltre 100 opere tra:

  • reperti archeologici
  • originali greci e repliche romane
  • dipinti
  • manoscritti
  • disegni

Alcuni di questi esposti per la prima volta.

La mostra inaugura il ciclo di 5 mostre “I Grandi Maestri della Grecia Antica” dirette a far conoscere al grande pubblico i principali protagonisti della scultura greca. 

Informazioni

  • Musei Capitolini, Villa Caffarelli – Via di Villa Caffarelli
  • Fino al 5 maggio 2024
  • Tel: 060608 (tutti i giorni ore 9-19)
  • Web: www.museicapitolini.org

(© The Parallel Vision ⚭ _ Paolo Gresta)

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