Scomodo, il mensile indipendente degli studenti rinasce dopo 2 anni

Ieri venerdì 21 aprile, dopo 2 anni, Scomodo è tornato in edicola, libreria, nelle scuole e università con una nuova rivista.
Il mensile indipendente di attualità e cultura under 30 più letto d’Italia dopo un lungo periodo di riprogettazione e riflessione ha messo a punto un piano per il futuro.
Il progetto non riguarda solo la carta stampata, ma anche la costruzione di una comunità sempre più numerosa che ruoti attorno al giornale e agli spazi.
La nuova vita di Scomodo
Da settembre 2023 Scomodo conta di aprire una redazione ogni 6 mesi, a partire da Milano.
Nel tempo l’obiettivo è raggiungere diverse città, creando dei poli di aggregazione per le giovani generazioni di tutta Italia.
“Scomodo nasce dalla volontà politica di un cambiamento sociale e culturale” spiega Tommaso Salaroli, Responsabile Esecutivo e co-fondatore di Scomodo.
“Ha lottato per uno spazio di possibilità, di espressione, di trasformazione che fosse libero”.
“In questi 7 anni (Scomodo Roma nasce nel 2016, ndr) ci siamo dati un’organizzazione e messo in campo le nostre idee, prendendoci tutte le responsabilità“.
“Oggi insieme formiamo una comunità molto più grande di quella che avremmo mai potuto immaginare”.
170.000 persone coinvolte, 350.000 copie distribuite e più di 450 eventi sono i numeri del progetto.
“Questo è un buon punto di partenza per continuare a costruire per e con la nostra generazione” continua Salaroli.

La linea e le idee di Scomodo: “Indispensabile una dimensione collettiva”
Scomodo crede in un’informazione che generi consapevolezza, per creare alternative valide e durature.
Sceglie di progettare all’interno di spazi fisici e con comunità locali unite dal senso di appartenenza e dal lavoro di squadra.
L’indipendenza, l’approfondimento e la partecipazione sono indispensabili per tentare di influenzare la realtà.
“Siamo certi dell’importanza delle nostre idee, del prendercene cura proprio noi in prima persona, noi che condividiamo il presente e il futuro del nostro mondo“.
A parlare è Edoardo Bucci, co-fondatore e Responsabile Editoriale di Scomodo.
“Per farlo crediamo sia indispensabile una dimensione collettiva”.
“Il progetto è solido, cresce e il giornale e gli spazi rimangono il cuore pulsante“.
“Una nuova identità grafica e l’interazione tra cartaceo e digitale sono le più importanti novità che troverete tra le pagine“.
“La nuova rivista è come sempre frutto di una grande partecipazione collettiva che ha coinvolto giovani grafici, illustratori, fotografi e oltre 60 redattori under 30 da tutta Italia“.
Ambiente, migrazioni, istruzione, femminismi, lavoro e avanguardie culturali sono alcuni dei tasselli che compongono la nuova linea editoriale di Scomodo.
“Di fronte alla complessità del contemporaneo per Scomodo è fondamentale continuare a costruire esperienze collettive volte al cambiamento” dice Edoardo Bucci.
“Assumersi responsabilità verso il presente e verso le nuove generazioni rimane primario”.
Per questo “le pagine da scrivere servono ancora“.
(© The Parallel Vision ⚭ _ Redazione)