23 aprile, consigli di lettura per la Giornata Mondiale del Libro

In vista della Giornata Mondiale del Libro vi proponiamo dei libri che si soffermano sul ruolo stesso della lettura, capace di farci immergere in vite, mondi e tempi diversi.
Quest’evento ricordato ogni anno il 23 aprile è stato istituito dall’Unesco nel 1996 per promuovere la lettura, la pubblicazione dei libri e la tutela del copyright.
Fu scelta proprio questa data perché il 1616 segnò la morte di 3 autori pilastri della cultura occidentale:
- Miguel de Cervantes
- William Shakespeare
- Garciloso de la Verga
Oggi questo giorno ci permette di riflettere sul ruolo fondamentale della lettura come strumento per comprendere il significato stesso della conoscenza.

Niccolò Ammaniti, “Io e te” (Einaudi)
“Sembrava che avessero intorno una bolla invisibile nella quale nessuno poteva entrare a meno che non lo volessero loro”.
Romanzo breve pubblicato per la prima volta nel 2010, “Io e te” sviscera il tema dell’adolescenza attraverso gli occhi di Lorenzo, 14 anni, e il suo rapporto con la sorella più grande Olivia.
Una cantina, un’innocente bugia raccontata ai genitori e l’idea di passare la settimana bianca nascondendosi nel suo condominio.
Lorenzo, il protagonista, inizia a delineare la sua personalità all’interno in questo piccolo spazio che gli permette di lasciare fuori il mondo degli adulti.
Abbandona imposizioni, aspettative e pressioni sociali dei suoi coetanei. Sono permessi all’interno del suo mondo solo romanzi horror e lattine di Coca cola.
L’inaspettato arrivo della sorella maggiore Olivia e la sua promessa di mantenere il segreto sulla diversa villeggiatura di Lorenzo porta i 2 fratelli a rivedere il loro rapporto.
Libro che non lascia spazio alla superficialità, “Io e te” indaga la vulnerabilità umana e la scoperta della felicità grazie alla conoscenza di un’inaspettata sorella.

Fausta Cialente, “Cortile a Cleopatra” (La Tartaruga)
“Invece a mezzo mattino, a Cleopatra l’aria immobile scottava“.
“I giorni del vento di terra – vento dal deserto, asciutto, che quando vien su forte alza la sabbia fino a velare di giallo il cielo – quei giorni al mare non c’è sollievo”.
Romanzo apparso per la prima volta nel 1936, esso permise all’autrice di essere conosciuta anche dal grande pubblico.
Cleopatra è un quartiere di Alessandria d’Egitto. Qui in un cortile circondato da casette corrose dal vento vivono dei condomini dalle variopinte personalità.
Rivalità, invidie e gelosie si fondono intorno alla figura di Marco, giovane sognatore che passa le giornate nel cortile con in spalla la sua scimmietta Beatrice, immerso nella lettura.
Il comportamento del giovane protagonista mette in moto la narrazione di travagliate vicende.
Sotto il sole rovente di Cleopatra si scaldano gli animi di personaggi unici.
Peculiare è la presenza della scimmietta Beatrice, guida di Marco e unico essere vivente con cui il protagonista riesce ad avere una profonda intesa.
Fausta Cialente offre ai lettori il quadro di un’umanità multiculturale capace di vivere in armonia e unita dalle difficoltà della vita.

Alberto Manzi, “Orzowei” (BurRagazzi)
“Le prime 2 settimane furono terribili per Isa. Il piccolo spiedo non era buono per cacciare a distanza. Doveva strisciare fin presso l’animale se voleva colpirlo”.
Consiglio per i giovani lettori questo romanzo di formazione che fu pubblicato per la prima volta nel 1965.
Nel suo angolo d’Africa Isa è un diverso, ragazzo dalla pelle bianca abbandonato vicino a un villaggio Swazi.
Lo chiamano orzowei, “il trovato”.
Ha un duro compito davanti a sé: farsi accettare dagli altri e conquistarsi un posto nel mondo.
Alberto Manzi descrive la Savana come luogo di apprendimento. Un’aula dove si impara moltissimo e non si è mai bocciati.
L’autore del libro, tra i più noti educatori di fine XX secolo in Italia, trasmette al piccolo lettore una importante morale: per non essere più orzowei, per non sentirsi “trovati” occorre fare del bene.
(© The Parallel Vision ⚭ _ Beatrice Sampaolo)