Intervista: Cassandra Poussin e “Il ritrovo dei decaduti” (Dark Abyss)

Pubblicato pochi mesi fa per Dark Abyss Edizioni, “Il ritrovo dei decaduti” è il secondogenito di Morgana De Lioncourt, nome d’arte della scrittrice Cassandra Poussin.
“Il ritrovo dei decaduti” segue infatti “Tra le braccia di un mostro” e racconta di un club molto particolare riservato esclusivamente a divinità dimenticate, figure mitologiche e celebri estinti.
Gestito da Mr. Dorian Gray e da Dioniso in persona.
Un mondo affascinante creato dalla mente visionaria e oscura dell’autrice romana che ho incontrato durante l’edizione numero XXX di Romics conclusa pochi giorni fa.
E che oggi vi faccio conoscere un po’ meglio.
Mi racconti da dove nasce la storia letteraria di Morgana?
Ho iniziato a scrivere quando ancora non sapevo farlo, infatti inventavo storie immaginarie su qualsiasi cosa e le dettavo a mio nonno che le metteva per iscritto in dei quaderni.
Parlami dei libri che ti hanno fatta crescere: cosa ti piace leggere, soprattutto?
Leggo davvero di tutto, in particolare mi piace il genere horror e fantasy.
Ricordo molto bene un’estate della mia adolescenza che ho passato a leggere “Il Signore degli Anelli”.
“Il ritrovo dei decaduti” è il tuo ultimo libro. Di cosa si tratta e come hai lavorato sulla stesura del testo?
La stesura del testo è arrivata dopo i personaggi, infatti avevo iniziato a scrivere qualcosa che non sapevo neanche come inquadrare.
Ma è stato come se i personaggi mi avessero pian piano parlato e aiutato a capire dove volevo che andasse la mia opera.
Come mai la scelta di Dioniso e di Dorian Gray come “anime” del libro?
Dorian Gray è la tentazione, il lusso, la decadenza.
Dioniso è l’ebbrezza e la mancanza di controllo.
Mi servivano entrambi per equilibrare quello che avevo in mente di inserire all’interno del romanzo.

Secondo te c’è un problema di genere all’interno della letteratura italiana?
Secondo me non è tanto problema della letteratura quanto più il problema di ciò che viene pubblicato e da chi.
Infatti ritengo che girino molti ottimi lavori italiani ma che non siano abbastanza conosciuti.
Mi dici un’autrice che per te è da sempre una musa ispiratrice e un’altra invece che reputi un talento emergente?
Rupi Kaur e Elodie Harper.
Quale è secondo te il pubblico-tipo di Morgana De Lioncourt?
Sicuramente il tipo che vuole leggere qualcosa di diverso dal comune, che è preparato psicologicamente anche per essere traumatizzato tra una pagina e l’altra.
Se gli piace un tocco di horror e paranormale allora è perfetto.
C’è una cosa che una scrittrice non deve mai fare e un’altra invece che va sempre fatta?
Suppongo che non si debba mai mollare e che bisogna invece sempre coltivare ma anche arricchire il proprio talento.
Parlami delle iniziative che hai in mente per i prossimi mesi
Non so quanto possa rivelare, ma non sto mai con le mani in mano.
Quest’estate avrò un’altra fiera da fare a cui portare questo romanzo e mi auguro di fare qualche viaggio.
Dimmi un progetto artistico di cui vai particolarmente fiera
Non so se si possa considerare un progetto artistico ma fare video su TikTok e aver raggiunto non tantissimi follower ma comunque abbastanza e fedeli mi rende molto fiera di me.
Mi descriveresti il lavoro artistico di Morgana con un’immagine e con 3 parole?
L’immagine sarebbe una luna piena nel cielo nero.
Le parole: innovativo, dissacrante, sconvolgente.
(© The Parallel Vision ⚭ _ Paolo Gresta)