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All Capitals, Julia Born in mostra da MACRO fino a ottobre

All Capitals, Julia Born in mostra da MACRO in Via Nizza fino a ottobre

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Continua “All Capitals“, la mostra della designer Julia Born al MACRO di Via Nizza dove in una monumentale esposizione sono presentate al pubblico iscrizioni, segni, etichette, impronte, scarabocchi e disegni trovati in tutta la città di Roma.

Lavori sia ufficiali che anonimi e non autorizzati.

Seguendo il suo interesse per le diverse forme di scrittura come mezzo di espressione, Julia ha raccolto i frammenti di un vocabolario diffuso per tutta la Capitale, trasformando le pareti della sezione in-design del MACRO in una mostra favolosa.

All Capitals” rimarrà aperta fino al 9 ottobre ed è sicuramente una delle più interessanti mostre a Roma da visitare in questi giorni.

Mostre a Roma: “All Capitals” al MACRO

Roma ospita un tessuto linguistico multiforme composto da testi, parole e nomi che, dall’antichità fino ai giorni nostri, si disseminano nel suo ambiente urbano.

Parole monumentali incise nella pietra convivono con messaggi effimeri (scritti su muri e altre superfici) generando un paesaggio grafico che può essere inteso come un luogo di sedimentazione.

Un itinerario in cui storie complesse si intrecciano con il presente e possono essere osservate da diverse angolazioni.

Questo paesaggio offre l’accesso a voci polifoniche, gesti irriverenti, parole in cui credere (o meno), dichiarazioni d’amore e ideologie i cui spettri ci appaiono in continuazione.

Le parole sono legate allo scorrere del tempo, perché di fronte a loro siamo portati a riconoscere, con una certa umiltà, che sopravvivranno, riconfigurandosi costantemente.

Ma quale idea di tempo, o di tempi, stiamo considerando?

“Scolpire qualcosa nella pietra” significa renderla immobile e immutabile, ma non atemporale.

Per sottolineare questo paradosso, nomi, parole e testi di rilevanza storica sono affiancati nel progetto espositivo da segni e tracce mobili del paesaggio romano.

Le parole raccolte da Julia Born seguendo il suo impulso personale non aspirano a rappresentare l’intera storia della città e delle trasformazioni che ha subito.

Si tratta piuttosto di un montaggio di vocabolari destinati a mettere in luce il potere della parola scritta, l’attribuzione di un titolo o della proprietà di un luogo.

La relazione tra potere e spazio pubblico, la volontà di lasciare una traccia.

Il titolo della mostra indica come questi temi siano enfatizzati dalla scelta della designer di selezionare solo frammenti scritti in maiuscolo.

Nella maggior parte dei casi riprodotte nelle loro dimensioni originali, le scritte sulle 3 pareti della sala travolgono il visitatore con la loro monumentalità sottolineando una nuova sensazione di distanza e vicinanza.

La mostra è accompagnata da un booklet che presenta le schede informative dei frammenti verbali selezionati al fine di restituire al pubblico uno strumento che illustri le storie dietro a ognuno di essi.

Parte della pubblicazione sono anche 2 brevi saggi di Salvatore Lacagnina e Ari Ray, figure incontrate a Roma dalla graphic designer.

Per l’arte contemporanea, Roma si conferma quindi un palcoscenico costantemente ricco di novità e suggestioni che la mostra di Born rende ancora più interessante da esplorare e vivere.

L’esposizione è a cura di Azienda Speciale Palaexpo con il supporto di Pro Helvetia.

L’artista

Julia Born vive e lavora a Zurigo.

Insegna graphic design all’Accademia Gerrit Rietvel di Amsterdam, all’ECAL, École cantonale d’art de Lausanne e in altri istituti internazionali di arte e design.

Nel 2021 ha ricevuto lo Swiss Grand Award for Design.

Informazioni

The Parallel Vision ⚭ ­_ Redazione)

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