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Uno scrigno di tesori custoditi nell’Abbazia di Grottaferrata

Uno scrigno di tesori inestimabili custoditi nell’Abbazia di Grottaferrata

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La Biblioteca Statale del Monumento nazionale di Grottaferrata fa parte del Monastero di Santa Maria di Grottaferrata, meglio noto come Abbazia di San Nilo.

Questo fu fondato nel 1004 dai Santi Nilo e Bartolomeo, riconosciuto Monumento nazionale nel 1874 e custodito dalla comunità monastica.

Il Monastero di Santa Maria di Grottaferrata rappresenta oggi una preziosa, se non unica, testimonianza della presenza monastica bizantina greco cattolica in Italia e nel mondo.

Naturalmente all’interno di questa tradizione millenaria è fiorita la cultura e la missione dei monaci di trasmettere dei tesori di spiritualità attraverso la produzione libraria. 

“Dalla Sacra Scrittura ai commenti liturgici”

È proprio per questo che l’Abbazia ospita la Biblioteca del Monumento Nazionale” spiega Padre Francesco, egumeno dell’abbazia di Grottaferrata.

È interessante la collocazione dei libri per argomenti, perché con uno sguardo panoramico si parte dalla Sacra Scrittura fino ad arrivare ai commenti liturgici“.

Quindi, praticamente, “i 2 poli, non solo della giornata monastica, ma anche della visione dell’Universo, racchiusa in Dio che è principio e fine e quindi tutto il sapere è in queste 2 polarità” aggiunge.

I tesori custoditi nella Biblioteca

Numerosi i manuali pregiati.

A partire dall’atlante geografico di William Bleu, poi redatto dal figlio Joan: “Un capolavoro di cartografia, perché lo stesso William era anche un cartografo assunto dalla Compagnia olandese delle Indie Orientali” racconta Padre Francesco.

E aggiunge: “Abbiamo anche un bellissimo erbario del Cinquecento che si fregia di riproduzione di acquerelli in cui la natura viene presa dal vivo“.

E quindi è la testimonianza di un’opera che, sia dal punto di vista culturale sia caritativo, è un elemento portante dell’opera monastica“.

Abbiamo anche, sempre in questo settore, un incunabulo che si rifà alla scienza medica dove ci sono 7 sermoni in cui si scrive della cura delle diverse parti del corpo attraverso lo studio medicinale del tempo”.

La storia dell’Abbazia

Sarà un giovanissimo Domenichino agli inizi del ‘600 a realizzare gli affreschi dedicati a San Nilo e San Bartolomeo, i fondatori dell’antichissima Abbazia alle porte di Roma.

La Cappella Farnese, dal nome del committente Odoardo allora cardinale commendatario, è il cuore della Chiesa abbaziale.

Uno splendido esempio della tradizione monastica italo-greca fiorita nell’Italia meridionale in epoca medievale che ancora oggi conserva il rito bizantino.

Informazioni

Il documentario sulla Biblioteca Statale del Monumento nazionale di Grottaferrata fa parte della serie di reportage promossi dal Ministero della Cultura e disponibili sui canali social istituzionali e sul profilo Instagram @bibliotecheditaliahttps://www.instagram.com/tv/Ce3ECReoVW5/.​

The Parallel Vision ⚭ ­_ Redazione)

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