Agrifood, ecco il Piano Strategico per il settore agroalimentare capitolino
Approvate le linee di sviluppo individuate dopo una concertazione con stakeholder pubblici e privati: in primo piano semplificazione, innovazione e food policy
La Giunta Capitolina ha approvato le linee di sviluppo di Agrifood, il piano strategico redatto dall’Assessorato allo Sviluppo Economico, Turismo e Lavoro e dall’Assessorato all’Urbanistica di Roma Capitale in collaborazione con Camera di Commercio e dedicato al settore agroalimentare.

Le linee guida del progetto Agrifood
L’Amministrazione capitolina ha individuato – dopo un confronto operativo e partecipato con atenei, associazioni di categoria, operatori e istituzioni – le linee lungo le quali indirizzare le proprie azioni di rilancio economico nel comparto agroalimentare.
Il settore della coltivazione, produzione e trasformazione dei prodotti agricoli è stato infatti l’unico cresciuto nonostante la crisi da pandemia Covid e, con il Piano Agrifood, Roma vuole affermare la propria identità competitiva come comune agricolo tra i più grandi d’Europa ed essere fonte di attrazione di investimenti nell’area urbana e rurale, provenienti sia dalle istituzioni, sia dagli investitori e operatori privati.
“Delineare una strategia condivisa sul rapporto della città con il cibo, inteso come sistema complesso che coinvolge i diversi aspetti dalla produzione, alla trasformazione, al consumo del prodotto, significa occuparsi non solo del diritto alla nutrizione della salute o del tema dello sviluppo economico, ma anche della valorizzazione della filiera agroalimentare, dell’identificazione di una food policy per Roma e della promozione di specificità territoriali legate al cibo” spiega la sindaca di Roma Virginia Raggi.
“Con il lavoro svolto dagli Assessorati competenti e il prezioso contributo della Camera di Commercio abbiamo messo a sistema le esperienze e definito gli ambiti sui quali concentrare il lavoro nei prossimi anni”.
Oltre 40mila imprese di settore nella sola Roma
Agrifood descrive azioni da mettere in campo nel medio e lungo termine per dare valore aggiunto a un comparto strategico che solo a Roma conta oltre 40mila imprese e intende valorizzare l’enorme potenziale che potrebbe esprimere il territorio capitolino in termini culturali, economici e sociali sfruttando una vocazione rurale millenaria, una tradizione gastronomica apprezzata in tutto il mondo ed esperienze imprenditoriali di successo.
“Il piano dà voce ad associazioni di categoria, imprenditori e operatori di filiera che hanno vissuto gli impatti negativi dell’emergenza epidemiologica e hanno dovuto affrontare in maniera tempestiva i cambiamenti del mercato e delle abitudini dei consumatori” aggiunge l’assessore allo Sviluppo Economico e Lavoro Andrea Coia.
“Pensare alla rigenerazione partendo dalla valorizzazione delle vocazioni”
“Governare il territorio garantendo la sostenibilità del futuro della città. Questo significa sviluppare politiche sul cibo affrontando non solo il diritto fondamentale a un’alimentazione adeguata e sana ma anche parlando delle relazioni tra città e campagna, del paesaggio nelle città, della rigenerazione degli spazi, delle pratiche inclusive e di solidarietà, di lavoro e innovazione” dichiara l’assessore all’Urbanistica Luca Montuori.
“Il momento che stiamo vivendo ci impone con ancora maggiore urgenza di pensare la rigenerazione a partire dalla valorizzazione delle vocazioni della nostra città sostenendo la nascita di luoghi e spazi dedicati alla ricerca e all’innovazione, alla creazione di ecosistemi di saperi che favoriscano lo scambio per sfruttare al massimo il patrimonio di conoscenze e ricerche, di enti pubblici e privati, associazioni di categoria e stakeholder territoriali, che formano un vasto sistema che deve essere valorizzato“.
“Sono questi i temi che abbiamo sviluppato nelle politiche urbane di questi anni e che abbiamo condiviso con le altre città del mondo a partire dall’U20, che quest’anno si svolgerà a Roma, impegnandoci in obiettivi programmatici comuni e nuovi approcci ai modelli di crescita e sviluppo“.
(© The Parallel Vision ⚭ _ Redazione)