Nasce 130Gramsci, il podcast sonoro e fotografico verso un futuro post-Covid
L’iniziativa online del collettivo artistico Tessuto Urbano per i 130 anni dalla nascita di Antonio Gramsci per connettere i valori del pensiero gramsciano al difficile e complesso periodo che stiamo vivendo.
Partita l’iniziativa 130Gramsci – Il podcast, un format di quattro puntate con cadenza settimanale disponibile sulle maggiori piattaforme di streaming, tra cui Spotify, Apple Podcasts, Spreaker e Google Podcasts.
130Gramsci – Il podcast, realizzato totalmente in modalità a distanza dal collettivo artistico multidisciplinare Tessuto Urbano formato da Azzurra Lochi, Gabriella Indolfi e Ilaria Giorgi, nasce in risposta al difficile e complesso periodo che stiamo vivendo, per approfondire e raccontare come la cultura, l’arte e il teatro – che Gramsci considerava “guide necessarie per la formazione dell’essere umano” – abbiano continuato ad avere un ruolo centrale nella relazione tra i luoghi e le comunità e nella ricostruzione di una narrazione positiva dell’aggregazione sociale.

Il format
Ogni puntata si aprirà con la lettura di uno o più brani tratti dagli scritti del pensatore, proseguirà con un approfondimento sul tema dell’episodio e terminerà con il racconto di testimonianze positive di alcune realtà culturali ed artistiche dislocate in diverse città italiane che hanno continuato ad immaginare e creare con nuove modalità, dando vita a progetti ed iniziative di valore, pur in condizioni di avversità.
Nello specifico, saranno sviluppate le seguenti tematiche:
- La relazione tra Luogo e Comunità attraverso nuove modalità a distanza di coinvolgimento dello spettatore
- La scuola ai tempi della Dad e le nuove sfide pedagogiche, culturali e sociali dell’istruzione
- Le periferie, gli spazi urbani e le prospettive della rigenerazione a base culturale
- Il carcere e la questione degli affetti: il teatro come ponte tra il dentro e il fuori

“La necessità dell’arte per la memoria collettiva”
“Nessuno potrà dimenticarsi facilmente il periodo storico che stiamo vivendo, ma dopo un anno ci accorgiamo che è sempre più forte la tentazione di resettare le nuove regole di convivenza e i mesi di isolamento forzato in funzione di un veloce ritorno alla ‘vita di prima’, soprattutto nelle occasioni di aggregazione sociale” affermano le autrici del collettivo.
“Come lavoratrici dello spettacolo e della cultura, abbiamo sentito l’urgenza di portare alla luce – attraverso le parole ancora attualissime di Antonio Gramsci – il ruolo e la necessità dell’arte, del teatro e della cultura per la ricostruzione di una memoria sociale collettiva“.
“Dai luoghi dell’istruzione a quelli del reinserimento, dagli spazi urbani dei piccoli comuni a quelli delle grandi città, ogni contesto sociale è stato condizionato“.
“Quali sono allora le proposte, le prospettive, gli strumenti che abbiamo a disposizione quando il contatto dei corpi non è possibile, quando subentra la paura del contagio e dello scambio, quando la solitudine diventa una nuova forma di abitudine, incancrenisce il pensiero critico e genera indifferenza?“.
“Non abbiamo in tasca soluzioni definitive, ma speriamo che questo progetto apra un sincero dibattito che riguardi tutti, perché come dice il pensatore sardo, immaginando la città futura, ‘la responsabilità della catena sociale è intelligente opera dei cittadini’“.
Informazioni
- Una produzione: Tessuto Urbano
- Ideato e realizzato da: Azzurra Lochi, Gabriella Indolfi e Ilaria Giorgi
- Organizzazione e regia: Azzurra Lochi e Gabriella Indolfi
- Editing e mixaggio audio: Gabriella Indolfi
- Grafiche: Ilaria Giorgi e Gabriella Indolfi
- Progetto fotografico a cura di Ilaria Giorgi
Per saperne di più: tessutourbano.it.
(© The Parallel Vision ⚭ _ Redazione)