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Giulia Crispiani vince il Premio Giovani della Quadriennale

Giulia Crispiani vince il Premio Giovani della Quadriennale “Fuori”

Si chiama Giulia Crispiani l’artista che con l’opera “Incontri in luoghi straordinari” si aggiudica il Premio Giovani Collezionisti per Quadriennale d’arte 2020 “Fuori”.

Il Premio è l’esito di una sinergia tra l’Associazione Giovani Collezionisti, attiva dal 2003 nell’avvicinare nuovi potenziali collezionisti all’arte contemporanea, e le 2 istituzioni nazionali con sede nella capitale dedicate alla promozione della creatività contemporanea: MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo Fondazione Quadriennale di Roma.

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DIDA: Giulia Crispiani, installation view, 2020 Art Quadriennale FUORI, courtesy Fondazione La Quadriennale di Roma, photo DSL Studio

L’obiettivo del Premio

L’obiettivo del Premio è quello di offrire un’opportunità a un artista emergente che partecipa alla Quadriennale d’arte 2020 “Fuori”, a cura di Sarah Cosulich e Stefano Collicelli Cagol, in corso al Palazzo delle Esposizioni fino al 2 maggio 2021. 

Il Premio consiste nell’acquisto di un’opera di un artista under 35 da parte dell’Associazione per donarla al MAXXI.

Il Premio Giovani Collezionisti è un riconoscimento ormai consolidato per l’arte emergente. Tutto ciò è reso possibile grazie ad alcune sponsorizzazioni e al coinvolgimento diretto dei soci, chiamati ad esprimere un giudizio critico all’interno del panorama dell’arte giovane italiana” dichiara Antonio Valentino, Presidente dell’Associazione Giovani Collezionisti.

Il sostegno ai giovani artisti è nel DNA del MAXXI, fa parte della sua missione” dice Bartolomeo Pietromarchi, Direttore del MAXXi Arte.

Come pure incrementare, custodire, valorizzare la collezione pubblica nazionale. La partnership con l’Associazione Giovani Collezionisti e con la Quadriennale, che ringrazio, va in questa direzione ed è anche un bell’esempio di collaborazione interistuituzionale”. 

La vincitrice del Premio

Sono 11 gli artisti under 35 di Quadriennale d’arte 2020 “Fuori” che hanno partecipato alla selezione.

I loro lavori sono stati visionati dai soci dell’Associazione che hanno votato l’opera di loro maggior gradimento.

Le 3 che hanno raccolto più voti sono state quindi esaminate dalla giuria composta da Daniela Lancioni, Curatrice Senior di Palazzo delle EsposizioniBartolomeo Pietromarchi, Direttore del MAXXILudovico Pratesi, critico d’arte, giornalista e Direttore artistico dell’Associazione Giovani Collezionisti

Dopo un’attenta analisi delle opere finaliste, il Premio è stato assegnato a “Incontri in luoghi straordinari” di Giulia Crispiani, in virtù della sua significativa ed evocativa rappresentazione del tempo attuale, segnato dalla pandemia.

La complessità della sua struttura, che comprende scrittura, disegno, azioni e comportamenti e che include le risposte di soggetti diversi, ha convinto la giuria, colpita anche dalla coralità dell’opera che si sviluppa come un vortice, a partire da un moto sentimentale dell’autrice, in grado di dare forma a una pluralità di emozioni.

Giulia Crispiani (Ancona, 1986) è artista e scrittrice, vive e lavora a Roma.

Si è diplomata in Ceramica presso l’Accademia Gerrit Rietveld di Amsterdam, istituzione dove ha successivamente frequentato il programma d’onore Art and Research.

Completa la sua formazione con il biennio itinerante in Art Praxis al Dutch Art Institute di Arnhem.

Ha svolto diversi progetti indipendenti all’estero e ha partecipato, nel 2018, a 2 mostre collettive in istituzioni italiane:

  • Coming Soon alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino
  • (Ri)Tornare al Palazzo Ducale di Genova

Attualmente è in mostra al MACRO di Roma nella collettiva RETROFUTURO.

Giulia Crispiani mira a creare un’avanguardia erotico-sovvertiva che sradichi le logiche patriarcali insite nel linguaggio. Il suo lavoro è una chiamata alle armi per una comunità “desiderata” che voglia essere o sia stata parte attiva della sua ricerca, definita, in primo luogo, come gesto comunicativo in grado di riattivare l’immaginazione visiva e politica e revisionare la dimensione del linguaggio.

The Parallel Vision ⚭ ­_ Redazione)

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