Il Colle Aventino tra i 7 colli di Roma era quello più isolato e di accesso più arduo e nel mito è legato alla leggenda di Ercole e Caco e alla figura di Remo, che lo scelse come luogo da cui avvistare gli uccelli in volo nella disputa con il fratello Romolo per la scelta del luogo di fondazione.
In età imperiale il carattere del colle mutò e divenne sede di numerose residenze aristocratiche, tra le quali le case private di Traiano e di Adriano prima che divenissero imperatori.
In epoca medievale vi sorsero le chiese di Santa Sabina, dei Santi Bonifacio e Alessio e di Santa Prisca. Dove ora è il Giardino degli Aranci sorgeva la fortezza della famiglia Savelli nella quale visse anche papa Onorio IV (1210-1287).
Nel 1765 Giovan Battista Piranesi vi sistemò la Piazza dei Cavalieri di Malta e trasformò la chiesa di Santa Maria del Priorato, adiacente al palazzo, dove egli stesso è sepolto.
Si chiamò Aventino, con un richiamo alla storia romana, la secessione parlamentare che i deputati antifascisti attuarono dopo il rapimento di Giacomo Matteotti, ucciso da fascisti poco dopo aver denunciato alla Camera i brogli elettorali e le violenze delle squadre d’azione fasciste.
Dopo aver visitato la straordinaria Chiesa medievale di Santa Sabina e il Giardino degli Aranci col suo meraviglioso affaccio su Roma, chi vorrà potrà spiare attraverso il famoso portone del Palazzo dei Cavalieri di Malta il cupolone più famoso del mondo.
Appuntamento: sabato 30 maggio davanti la chiesa di Santa Sabina alle ore 14.45, si inizia alle 15. la quota è di 10 euro per i soci e 15 euro per i nuovi (tesseramento 2020 compreso). Durata: 1 ora e 30 minuti.
L’evento può essere soggetto a variazioni a causa delle misure di sicurezza dovute all’emergenza Covid. Per partecipare e per avere ulteriori informazioni sullo svolgimento della visita potete scrivere a romawelcrome@gmail.com inserendo il vostro nome, cognome, numero di partecipanti e un contatto telefonico.
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