Cultura food

Il vino più antico del mondo? Sepolto nel cuore dell’Armenia

Il vino più antico del mondo? In Armenia, nel cuore di una montagna

Ad Areni la chiamano Bird’s Cave e il motivo è esattamente quello che state immaginando.

Ma questa incredibile grotta carsica non è famosa solo per i suoi pipistrelli: Areni-1 Cave ha infatti nascosto per oltre 6000 anni la più antica cantina della storia del mondo.

A poco meno di 5 minuti di macchina da Areni Wine Factory e Hin Areni Vineyards, 2 aziende produttrici di vino realizzato per essere venduto a chi si avventura fin nella provincia di Vayots Dzor, il caso ha voluto che venissero ritrovate anfore (karas) vecchie di millenni, oltre ad alcuni semi e gambi d’uva.

Il verdetto degli archeologi guidati da Boris Gasparyan è stato che The Bird’s Cave è, dal 2007, il luogo più antico dell’umanità dove si produceva vino.

Siamo in Armenia, a un paio d’ore di guida dalla capitale Yerevan.

In uno spicchio di terra da sempre legato a doppio filo al nettare degli Dei.

Areni Wine Factory

All’alba della civiltà, ai tempi di Noè, il popolo armeno sapeva già come realizzare il vino”.

Areni Wine Factory accoglie così il pubblico all’interno della sua sede realizzata nel 1994.

Qui, da 25 anni, la famiglia Simonyan produce vino con 20 uve diverse e rarissime, coltivate in terreni fertili a temperature miti e con l’utilizzo di tecniche vinicole tradizionali mescolate ai metodi più moderni.

Garandmak, Voskehat, Lalvari, Shahumyani, Arevik, Kakhet e Nerkarat sono alcuni dei grappoli unici della zona, prodotti in quantità limitata e capaci di dare ai vini di Areni un profumo ineguagliabile.

I vini bianchi, i secchi e i semi-secchi rossi, i rosati, gli incredibili semi-dolci di melograno e di ciliegia e gli invecchiati in anfora sono tutte piccole coccarde lucenti che nella cittadina di Areni non si fanno mancare sul petto.

Hin Areni Vineyards

Neanche la vicina Hin Areni Vineyards è da meno.

Qui la produzione di vino è altrettanto artigianale ma con un pizzico di tecnologia in più grazie alle macchine per l’etichettatura delle bottiglie, provenienti proprio dall’Italia. 

The Bird’s Cave, inoltre, è solo l’ultima delle attrazioni di zona.

Dal 2009, ormai, l’Areni Wine Festival è uno degli eventi più famosi e seguiti dell’Armenia.

Ogni anno, a ottobre, la cittadina riunisce migliaia di persone per una gigantesca festa a cielo aperto a colpi di musica e brindisi.

Forse allora non è esattamente un caso che The Bird’s Cave sia stata scoperta qui, in un luogo che mescola storia, mitologia, tradizioni antichissime, misteri e verità terribili come quella del Genocidio armeno del 1915-16.

Già 6100 anni fa, infatti, in questa Regione sapevano benissimo come godersi la vita.

Il mistero della scarpa di cuoio

La vineria più vetusta del pianeta raccoglieva contenitori adibiti alla fermentazione, una pressa per il vino, anfore e frammenti di vasi.

Tra gli altri fu ritrovato anche un grosso vaso profondo 60 centimetri che poggiava su una base di circa 1 metro ricoperta di malvidina.

Questi contenitori erano capaci di conservare quasi 57 litri di vino l’uno, tutti pressati con i piedi dai vignaioli del tempo.

La temperatura interna della grotta, rimasta costante nei secoli tra i 7 e i 14 gradi (a seconda della stagione), ha permesso un ottimo stato di conservazione degli oggetti scoperti fino ad oggi (nuovi scavi archeologici sono previsti per quest’anno).

All’interno della Grotta degli Uccelli, infine, sono stati ritrovati anche resti di prugne, noci e bicchieri.

Non solo. Sempre nella grotta è stata rinvenuta una scarpa di cuoio antichissima e anch’essa conservata alla perfezione proprio grazie al clima secco particolarmente favorevole della caverna.

L’indumento risale a circa 5.500 anni fa e rappresenta un buon termine di paragone per poter classificare più accuratamente i reperti scovati sottoterra da Gasparyan e dal suo team, formato da studiosi armeni, irlandesi e americani.

Il gruppo di archeologi scavò a 1080 metri d’altezza prima di trovare questa stanza naturale nel cuore del monte a 12 chilometri dalla città di Yeghegnadzor.

Ad oggi, secondo i ricercatori, questa è la scarpa di cuoio più antica mai rinvenuta al mondo.

(Thank you for the priceless help to professional tour guides Ani Mnatsakanyan and Gohar Badalyan)

The Parallel Vision ⚭ _ Paolo Gresta)
(Foto: © The Parallel Vision)

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