Caratterizzate da una volumetria morbida e da colori brillanti di gusto pop, le sculture di Sabino de Nichilo sono le protagoniste della mostra intitolata “Organi da asporto”, la prima personale dell’artista a Roma, che viene accompagnata da un catalogo con un testo critico di Lorenzo Madaro. L’esposizione è stata inaugurata lo scorso 11 aprile presso L29 Art Studio (Via Labicana 29) e si può visitare su appuntamento fino all’11 maggio.
Le sculture di Sabino de Nichilo evocano strutture organiche e possono facilmente ricordare a chi le osserva stomaci, fegati e cuori, ma non rispondono ai canoni di un’anatomia ortodossa. “Organi da asporto”, “Carne frolla” e “Anus” (questi i nomi di alcune serie di opere esposte) sembrano ribellarsi al corpo che li potrebbe contenere e crescono liberamente, a loro piacimento, assecondando un impulso vitale alieno, inconsulto, barbaro. Con il suo sventramento incruento, Sabino de Nichilo rende nobili gli scarti e le frattaglie e si adopera affinché i processi digestivi ai quali allude evochino la società dei consumi nelle forme di una vanitas contemporanea, mescolando con sapienza ironia e retaggi alchemici.
L’ingresso è libero.
(© The Parallel Vision ⚭ _ Redazione)